sabato 29 marzo 2014

Ma non erano i tedeschi a comprarsi le piccole e medie imprese italiane? Prima la leggenda narrava che i germanici avessero comprato le aziende grandi e buone, ma è facile sfatare sto mito scorrendo questo elenco qui. Poi han sostenuto che volevano comprare le "nostre banche" (io non possiedo una banca italiana anche se obtorto collo contribuisco al loro salvataggio, se le comprassero anche i marziani non piangerei, le banche italiane non mi regalano soldi perché ho la stessa "cittadinanza"), che sono stracolme di sofferenze, che dire, appetibili no? Poi han rispolverato quella del manifatturiero italiano distrutto per avvantaggiare quello tedesco, come se quella teutonica di manifattura fosse nota in tutto il mondo per la bassa qualità per cui doveva far fuori lo "scomodo" concorrente.Peccato che in epoca di globalizzazione nessuno abbia mai avuto niente da eccepire per l'invasione dei prodotti cinesi né tantomeno dell'insediamento di fabbriche gestite come il caso del rogo di Prato ha "svelato". 

Ps avete provato a cercare prodotti che sò, o di cosmetica, o di elettronica su internet? Secondo voi, in quale moneta conviene acquistare? Fate voi la prova. Dato che in Germania vige l'euro come qui....va da sé che non conviene in Germania. 

C'è perfino chi sostiene che in una nazione ridotta alla miseria dove si registrano cali nella produzione industriale e nei consumi, questo avvantaggerebbe l'acquisto di auto tedesche. Come no,  io non compro il pane per pagare la rata della Mercedes.....Delle
due l'una: o i tedeschi ci rastrellano i soldi per le "loro" banche o ci vogliono ricchi per vendere la loro mercanzia...mentre il TTIP avanza...(link all'art Il pacco atlantico di Manlio Dinucci, eccellente) l'importante è che sia colpa loro.

Così come prima, come ci ricorda il Sapelli, la Germania era contro la trasformazione della BCE in FED e quindi imponeva il rigore per suo utile, ora che Weidemann ha ceduto sul QE versione europea, non va bene lo stesso perché cmq ci guadagnano i tedeschi.

Insomma, la Germania ed i tedeschi devono sparire, ma d'altronde in una nazione dove si è fatto credere per 20 e passa anni che ogni male originasse e fosse confinato esclusivamente alle malefatte del Mr B così  ora il paese teutonico ed i suoi cittadini che come noi non decidono una mazza sulle politiche europee sono responsabili di ogni sciagura mondiale. Gli Usa? Ci salveranno dal "mostro", naturalmente. 
Come sta facendo Blackrock, con la "scusa" di salvare le imprese italiane dal cattivo "credit crunch", faranno confluire soldi per vie traverse. Il Nord per esempio titola che il fondo americano "viene in soccorso" all'Italia. I benefattori del mondo, una Ong caritatevole.....Chi mette il capitale poi, però, decide. Non lagnamoci dopo...
Barbara


Soldi alle aziende? C’è Blackrock, futuro padrone d’Italia
I prestiti bancari ormai vengono sistematicamente negati e servono alternative per finanziare lo sviluppo delle imprese. La notizia: la Cassa Depositi e Prestiti vuole sfruttare l’enorme liquidità inutilizzata di Blackrock, il più grande fondo finanziario del mondo, per dare così un nuovo sostegno alle medie aziende del Belpaese. Il piano, riferisce “Libero”, sembra trovare il gradimento del colosso Usa che, proprio per studiare a fondo l’economia italiana, ha intensificato le visite dentro i nostri confini: dal quartier generale londinese, i “pellegrinaggi” di manager Blackrock in Italia si sarebbero intensificati da inizio anno. E forse non è un caso che quest’anno la convention dei 150 top manager Blackrock si terrà in Italia, a Milano. Dopo l’ingresso in Mps, Intesa Sanpaolo e Unicredit, oltre che in Telecom, Generali, Fiat Industrial e Mediaset, il gigante d’investimento americano starebbe preparando l’assalto alle medie imprese italiane.

Il colosso guidato da Larry Fink – ebreo della California che in 20 anni ha creato un colosso da 4.300 miliardi di dollari di investimenti su scala globale – potrebbe far scattare l’operazione Pmi, scrive Francesco De Dominicis sul quotidiano diretto da Maurizio Belpietro. Il progetto, per ora a livelli embrionali, è allo studio con i vertici della Cdp. «Pochi giorni fa, secondo indiscrezioni, emissari di Blackrock arrivati dalla sede di Londra hanno incontrato a Roma Bernardo Bini Smaghi, responsabile progetti speciali di Cdp. Sul tavolo, la creazione di un “fondo dei fondi” volto a incentivare il mercato dei mini-bond. Si tratta di strumenti di indebitamento sostenuti, ma senza successo, dal decreto “Destinazione Italia” varato a febbraio dal governo di Enrico Letta». La Cdp, continua “Libero”, sta passando al setaccio varie soluzioni volte ad aiutare le aziende per utilizzare queste speciali obbligazioni, che hanno l’obiettivo di aggirare il “credit crunch”.

«Comunque, non sarebbero solo i soldi dello “zio Sam” ad alimentare il fondo disegnato dalla Cdp», precisa De Dominicis. «I soldi americani potrebbero essere accompagnati da altre fonti di liquidità: la Cassa intenderebbe coinvolgere nel progetto enti di previdenza e fondi pensione». Il tutto, «sotto l’attenta regia del presidente della Spa controllata dal Tesoro, Franco Bassanini», il quale «sta progressivamente mutando la natura della Cdp». Senza dimenticare, che lo stesso esecutivo di Matteo Renzi scommette proprio sulla Cassa Depositi e Prestiti per sbloccare definitivamente il pagamento dello stock di debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. «La crescita del Pil italiano, insomma, passa da via Goito».

Fonte: www.libreidee.org
28.03.2014

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