giovedì 6 febbraio 2014

Napolitano a Strasburgo: «Basta austerity» I parlamentari leghisti lo interrompono
« Mai per l’Unione crisi strutturale come oggi». Ma i leghisti: «Basta euro». L’assemblea li fischia. Ora rischiano sanzioni

Napolitano, il Gran Maestro degli inciuci, da bravo cerimoniere della Trattativa stato-mafia il cui contenuto è stato cautelativamente fatto distruggere,  e soprattutto garante del totalitarismo europeide, in vista delle elezioni europee, gioca la carta del doppiogiochista e si finge anti-rigore.

Lui e i trattati? Ha lanciato fatwe e maledizioni su chiunque fino ad oggi abbia osato solo
avanzare dubbi sull'operato del clan lobbistico affaristico di stanza a Bruxelles, ed ora lancia moniti anti austerity. A chi?

Chiede la revisione dei trattati, sia quello di Maachstricht, nel quale furono fissati i famosi parametri? No.
O di quello di Lisbona, che paradossalmente, come spiegato dall'eccelso Guarino, addirittura contrasta con il precedente trattato perché introduce il pareggio di bilancio? Sia mai.

Ed inoltre, solo due anni fa, non ebbe niente da eccepire sull'opportunità di introdurre il pareggio di bilancio in Costituzione. Perché non lo respinse? Allora non gli erano chiari gli effetti devastanti?

Perché non ha detto niente contro la ratifica del Two Pack, che consegna l'ultima parola sulla stesura delle finanziarie dei singoli stati membri alla Commisione Europea (un organismo non eletto da nessuno)? Rimarrà un altro mistero come il contenuto della famosa telefonata.

Se davvero s'è desto, intanto può cominciare a RESPINGERE IL DECRETO IMU-BANKINTALIA DATA LA PALESE ANTICOSTITUZIONALITA',  COME RICHIESTO DAL GIUDICE IMPOSIMATO

Davvero devo pensare che il Presidente Napolitano (più propriamente come definito da altri NATOlitano, non a caso) improvvisamente sia contrario alla funzione primaria per la quale la Ue e l'euro sono stati creati? Un ripassino ........L'Unione Europea è Stata Voluta dalla CIA

Ed ora mi permetto di consigliare altri imperdibili articoli visti sul Blog di Luciano Davì. Suggerisco di iscriversi alla newsletter inviando mail di richiesta a davi.luciano@libero.it

lodevole iniziativa, ma da una parte sembra suggerire che i beni culturali italiani dovevano essere computati ai fini della solidità creditizia. ossia come beni pignorabili in caso di default?



Magistrale questa parte:
Messora, che non e' una volpe del blogging, ha risposto alla Boldrini di non aver paura, perche' lo stupro non e' il suo caso. Il punto non e' che Messora abbia detto una cosa stupida o sessista. Il punto e' che ha detto il vero: la Boldrini, come tutte le personalita' politiche, vive sotto scorta. Vive in un quartiere esclusivo, monitorato dalla polizia, con una scorta, e continuamente circondata da lacche' e portaborse.
Lei non e' una donna qualunque, che puo' aver paura di uno stupro: a lei NON puo' succedere, perche' tra i privilegi di cui gode vi e' anche una sicurezza sconosciuta alle altre donne italiane. In questo senso, chi offende lei NON offende tutte le donne italiane, dal momento che le donne italiane vivono in una condizione di insicurezza che lei non conosce. Messora, senza probabilmente volerlo, ha messo il dito nella piaga: A LEI, NON PUO' SUCCEDERE.
In definitiva, offendere la Boldrini dandole della pompinara non e' appropriato, perche' e' il tipo di persona che ricalca di piu' la Pompadour, che nella leggenda rispose al popolo di usare le brioches al posto del pane. Appare sconnessa completamente dalla vita del mondo intero: una delle persone fisicamente piu' protette del paese non puo' certo aver paura dello stupro o esserne ossessionata, non ha alcun senso inventare uno strumento per zittire l'opposizione quando si viene dal un partito che passa gran parte del tempo all'opposizione , tutto in lei sa di persona che NON pensa a quel che fa prima di farlo.
Per non parlare delle palesi incoerenze: una che si mette a strillare alla violenza e allo stupro ad ogni pretesto, non puo' vedere una collega che viene presa a schiaffi in pieno parlamento.


I “Banksters” pagano bene chi difende i loro interessi

supponiamo si sia tanto adoperata per quel principio tanto caro al capitalismo della libera circolazione degli umani come fossero merce, ossia in favore dei migranti, questo conferisce alla Boldrini il diritto di censurare chi vuole, impedire l'opposizione, insultare chi vuole, mandare a casa di coloro che contestano il suo pensiero una squadra ad hoc per sequestrare i pc? In democrazia 2.0 si, a quanto pare.
Le si può perfino "perdonare" il regalo CHE NOI ITALIANI PAGHEREMO di ben 7,5 MILIARDI alle banche. Anch'essi a quanto pare, SOGGETTI TANTO DEBOLI E ULTIMI DELLA SOCIETA' degna di somma TUTELA. I “Banksters” pagano bene chi difende i loro interessi CONTINUA SUL BLOG DI LUCIANO DAVì




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