giovedì 26 dicembre 2013

La mattina di Natale è morto Fausto Genovese, un ragazzo di 28 anni che si è dato fuoco dopo aver appreso di essere stato licenziato. Non deve aver creduto alle balle criminali del Governo sulla fine della crisi e luci in fondo al tunnel. A Grosseto un uomo di 50 anni ha tentato il suicidio immolandosi con il fuoco. E' grave. Si è tanto inneggiato alla rivolta tunisina cominciata con il gesto di un disperato, ma come tentativi di ribellione riguardano il nostro paese scatta la criminalizzazione. Il Movimento 9 dicembre non si arrende, oltre ai blocchi continuano le azioni in diverse città. Stamani si sono ritrovati sotto villa Galan per contestare un esponente della casta che si è arricchito come tutti i suoi membri approfittando del proprio ruolo di potere e mandando il conto alla collettività. I giornali tessono le lodi del nuovo metodo per individuare i falsi poveri, il cosiddetto riccometro mentre da febbraio dobbiamo giustificare ogni prelievo. Una domanda alle impegnate autorità, una volta individuati i falsi poveri, PER QUELLI VERI COSA HANNO INTENZIONE DI FARE OLTRE A LASCIARE CHE SI SUICIDINO?


O faranno come a Padova? Si ritenevano provvedimenti contro i poveri cose da medio-evo, soprattutto in una società che urla vergogna per il cibo scadente offerto ai detenuti nei CIE. La società politically correct ha i suoi protetti, che non includono gli indigenti italiani. D'altronde, abbiamo un partito che siede in parlamento che ritiene una questione di "umanità" non far ammazzare di lavoro i poveri deputati durante le festività.
Barbara

Padova, arriva la repressione contro i clochard
Posted on 25 dicembre 2013

la vita dignitosa degli italiani:
1) prima ti dicono che c’è da salvare l’europa e le banche e giù 20 anni di lacrime e sangue
2) c’è da arrivare al pareggio di bilancio e giù altre tasse e servizi tagliati che se avrai ancora risorse ti dovrai pagare
3) finisci i soldi, o sei licenziato o cassintegrato o pensionato o esodato ma non hai più di che vivere, magari dopo essere stato sfrattato da Equitalia per impossibilità di pagare Imu tarsu tares irpef e le migliaia di tasse, LO STATO NON TI AIUTA DI CERTO.
TI DICE CHE FINGI DI ESSERE POVERO E SEI UN EVASORE. In Italia i poveri non esistono

4) Se osi frugare nei cassonetti sei…impallinato??

E PRETENDONO CHE VI SIANO ANCHE GLI SQUADRONI PER LA SALVAGUARDIA DELLA DEMOCRAZIA CONTRO IPOTETICI RIBELLI.
Risulta assai evidente in cosa consista il modello democratico: potere totale assoluto dell’1% che può decidere di sterminare chi ormai impoverito non ha niente da offrire loro. Tranquilli, nessuno urlerà VERGOGNA né tantomeno vi saranno proteste in difesa degli ultimi RESI TALI DA QUESTO REGIME TOTALISTA. Se non hai soldi, perdi il titolo di essere umano, soprattutto se autoctono.

Padova, arriva la repressione contro i clochard
Siccome vivere in strada, mangiare gli avanzi frugando nei cassonetti della spazzatura e vivere mendicando non bastava, il Comune di Padova ha pensato bene di dare vita ad una squadra contro i senzatetto: anziché aiutarli, mettere loro a disposizione strutture per farli dormire su un letto, hanno pensato bene di svegliarli e allontanarli, nasconderli insomma.

In un periodo di grave crisi e disoccupazione, in cui il numero dei senzatetto è aumentato ed è in via di aumento – anche perché  per chi non gode dell’aiuto dei parenti nel momento del bisogno ritrovarsi in mezzo alla strada è più facile di quanto si pensi – arriva pure la repressione. Come sorprendersi se molti di loro, per sopportare queste condizioni di vita, si rifugiano nell’alcool aggiungendo disperazione alla disperazione?

Circa i senzatetto, leggi  Dossier clochard e Italia, senzatetto in aumento
Di seguito l’articolo de Il Mattino di Padova:

PADOVA. Servizio anti-degrado operativo in città da qualche giorno. I vigili del turno notturno infatti hanno ricevuto un «ordine di servizio» in cui gli si impone di svegliare e allontanare tutti gli eventuali clochard che trovano nella loro azione di controllo del territorio. Una decisione che, ovviamente, arriva per input diretto dell’amministrazione comunale, che controlla la polizia locale.
Gli agenti impiegati ogni notte per il controllo della città (in realtà soprattutto per il traffico) sono sei. L’operazione di «pattugliamento» anti-clochard si concentra in particolar modo nelle zone della stazione, di piazza Mazzini e delle piazze del centro.

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