mercoledì 12 giugno 2013

Segue la catena di suicidi. Solo i più spettacolari vengono riportati all'attenzione dei media. Ma non illudetevi, tanto per chiarire che "se la son cercata". Magari "giocavano al lotto, magari avevano creduto in un investimento. Oppure semplicemente erano depressi. 
Attenzione, depressi non ci sono diventati perché non vedevano la luce in fondo al tunnel della disoccupazione e della miseria.... siamo un paese civile con tanti diritti e che diamine mica abbandoniamo la gente al proprio destino ...O no?
Miss Boldrini ritiene responsabile Facebook (o meglio, i commentatori che frequentano il social network, dal momento che l'intenzione di demonizzare gli strumenti di comunicazione pseudo liberi ben si confà alla causa dei censori del pensiero unico) per il suicidio di Carolina, a causa proprio delle offese che la ragazza avrebbe ricevuto via FB. Si cercano "i criminali istigatori". Per i suicidi a causa dell'esasperante fisco, del lavoro che non c'è e quando c'è omaggia la persona attraverso una paga ridicola e tranne rare eccezioni, precaria gli "istigatori" invece non esistono e la responsabilità  di avere impedito a troppi la possibilità di condurre una vita un minimo dignitosa che consenta di garantirsi un tetto ed il cibo, non ricade sulle spalle di nessuno.

Le bollette, l'affitto, le tasse non son precarie. Sono fisse.  Quando gli erogatori di questi servizi (una volta interamente pubblici) battono cassa non accettano scuse al posto del pagamento e staccano la spina. E non esiste autorità alcuna alla quale rivolgersi. Servizi sociali e roba simile sono solo dei palliativi utili a dare un po' di posti agli amici e finalizzati al quietare i sensi di colpa per una società che stritola vite umane. Per i suicidi delle persone costrette all'indigenza e private di tutto in nome del rigore NON VI SONO RESPONSABILI E MANDANTI. Anzi, costoro fanno il bene del paese. Presso la cosiddetta
società civile, quella politically correct, non a caso definita al caviale, spesso ho notato il senso di fastidio nel nominare questi "effetti collaterali" della guerra al debito pubblico. Soprattutto se tali vittime sono uomini, anziani e con la nazionalità sbagliata, ossia quella autoctona.
Soprattutto se sono italiani e se le ragioni sono economiche, ho notato solo sommo disprezzo, mai una parola di rammarico o solidarietà. Niente. Se le vittime avessero avuto nazionalità diverse anche la reazione sarebbe stata diversa come già successo in numerosi casi. Un atteggiamento ripugnante e disgustoso, quello di creare classifiche di vittime per le quali piangere, mentre altre sono da dimenticare.

In pochi giorni, oltre al  commerciante di Ercolano, hanno deciso di farla finita una donna di 65 anni di Aosta,   un ragazzo di 32 anni a Savona, a Brusasco un disoccupato di 35 anni pressato dai creditori, un artigiano di Mareno del Piave, un uomo di 50 anni a Ponte del Brenta titolare di una ditta individuale (per lui gli inquirenti sono più interessati a sapere come si sarebbe procurato la pistola), un uomo di 43anni sulla Maggia....riuscendo nel loro intento. Un imprenditore metalmeccanico di 48 anni a causa di un debito con Equitalia (società pubblico/privata che ha sede in un paradiso fiscale statunitense) ha tentato il suicidio a Barletta.
Un uomo non ancora identificato si è buttato sulle rotaie della Torino-Milano a Trecate. Non interessa sapere chi fosse e cosa lo turbasse tanto da rinunciare al bene più prezioso. Dettagli, l'importante è sapere che la linea ferroviaria interessata non fosse quella dell'alta velocità. Un cadavere è stato rinvenuto ad Exilles (TO) all'altezza di un ponte nota meta di aspiranti suicida. Due righe, non di più per persone che smettono di essere individui meritevoli di rispetto e dignità. Chissà per quanti non vi sarà traccia nemmeno in due righe. I giornali non nominano decine di casi come questi. Non hanno una famiglia, non hanno amici da intervistare? Eppure i telegiornali ci trasmettono una quantità inusitata di stupide interviste sulla moda delle borsette o degli occhiali,  su come si rinfrescano gli italiani d'estate e idiozie simili. Non c'è spazio per coloro che sono stati vinti dall'esasperazione e dall'incapacità di sopravvivere in questa nazione senza futuro e prospettive, ma solo avida nell'esigere soldi. Già, per vivere servono soldi. I supermercati non fanno beneficenza e lo stato assassino, che esige il 75% di pressione fiscale, non può certo tutelare con un reddito di cittadinanza coloro che sono in trincea, se l'economia non va. Questa realtà non è stata creata da chi perde il lavoro ed entra nell'inferno dei senza reddito, ma da questi camerieri tanto proni a saggi e tecnici banchieri.

Chi si occupa di integrare i disoccupati? Abbiamo ministri lautamente pagati ai quali  è impossibile rivolgersi. Si prodigano solamente a dispensare inviti ad accogliere altri schiavi da oltre confine, ogni giorno non manca la predica per integrare stranieri (quindi anche tra molti di loro vi sono disoccupati?) nella società italiana. Ma chi integra gli italiani nel mondo del lavoro in via di dissolvimento? Quali soluzioni vengono offerte, sia nell'immediato (per far fronte ai due pasti che giornalmente si dovrebbero consumare ed a un tetto sulla testa) sia nel futuro?
E' per questo che si censurano i suicidi? 
Ditemi, a parte le uscite di scena più eclatanti, avete mai sentito parlare della storia di queste persone, ridotte allo stremo da una nazione sanguisuga che sa solo chiedere e giudicare (siamo choosy, sfigati, evasori, giocatori di lotto incalliti, depressi etc)?
Se un giovane fatica a trovare un impiego, ci dice l'Istat che 4 disoccupati su 5 sono OVER 35. La stampa ha scelto ancora una volta di dividere, come se un disoccupato anziano  avesse meno necessità di un giovane o viceversa. Ma nel caso, ha scelto di occuparsi di quella giovanile. Per gli altri, la parola d'ordine è dis-integrarsi dalla "società".
Andiamo verso la bancarotta, è il ventesimo calo consecutivo della produzione industriale.
Mentre gli italiani vengono espugnati dal mondo del lavoro, i menestrelli del mondialismo predicano accoglienza e porte aperte per tutti incondizionatamente. Davvero pensano al bene del popolo nel nome del quale dovrebbero governare? Davvero pensano al bene dei migranti che vorrebbero sempre più in modo massiccio trapiantare in una nazione in bancarotta?


1 commenti:

  1. guardavo un programma in tv...
    c'era un ragazzo che pacatamente spiegava come l'euro fosse la causa dei nostri problemi economici, insomma nonostante la sua bravura TUTTI in studio hanno tergiversato, offeso il giovane etichettandolo come saputello, mandando la pubblicità ed infine chiudendo il microfono pur di non farlo parlare...

    insomma siamo in "democrazia" fino a quando si è euristi-europeisti, pro nato, pro immigrazione, pro adozioni gay, pro grande fratello fiscale e moneta elettronica (peccato che il contante sia solo meno di un decimo dell'intera massa monetaria) e pro globalizzazione.

    essere contro suffetti tematiche significa essere paranoici complottisti, frustrati, depressi, razzisti, antisemiti, fascisti, demagoghi, populisti e tanto altro ancora

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