venerdì 16 novembre 2012

Dopo l'assassinio mirato di Ahmed Jabari, così come "approvato" dal parlamento israeliano, che ha causato vittime civili palestinesi, i media asserviti corrono ai ripari minimizzando l'accaduto e giustificando l'aggressione di Israele. L'accusa di antisemitismo, che scatta ogni qualvolta si tenti di descrivere la realtà che dimostra come siano i palestinesi le vittime, è pesante poi da smaltire e può costare carriere. Repubblica ad esempio scrive che si tratta di uno "scambio di fuoco", come se vi fossero due eserciti con pari forza che si scontrano, ed insinua tra le righe che la tregua sia stata violata da Hamas (come se l'assassinio mirato di Ahmed Jabari non fosse mai accaduto).Eppure, la stessa Piera Matteucci riporta di raid aerei, portaerei di IDF schierati davanti alla Striscia,
mentre i palestinesi hanno solo qualche razzetto. Come si possa parlare di "scambio di fuoco" è comprensibile solamente dopo aver letto 1984 di Orwell.


Gaza, bombe e missili Repubblica (16 novembre 2012)
Terzo giorno di scambio di fuoco tra i palestinesi della Striscia e l'esercito israeliano. Violata la breve tregua che ha permesso la visita del premier egiziano
Riporto integralmente il quadro al link di cui sopra. Le notizie riportate, le parole usate e relative omesse precisazioni, suggeriscono facilmente come sia semplice istigare all'odio, in questo caso diretto tutto verso i palestinesi CHE LANCIANO RAZZI come riportano tutti i giornali mainstream a caratteri cubitali. Ma non si può stranamente sostenere che questi giornalacci diffondano odio antisemita (i palestinesi sono semiti). Sempre Piera Matteucci riporta che il bimbo del cameraman arabo della BBC è stato ucciso da un missile che ha colpito la sua casa. Non viene precisato chi ha lanciato quel missile e perché sia finito lì dato che Israele si vanta delle sue "operazioni chirurgiche" che evitano "danni collaterali". Ma basta inserire questa notizia in mezzo ad altre dalle quali sembra che solo da Gaza partono missili mentre Israele non lancia nient'altro che caramelle per suggerire chi sia il cattivo. Si riportano le parole di Hamas nell'intento di sostenere come sia "colpa sua" se mancherà la tregua durante la visita del premier egiziano. Beh altrove si riportava diversamente ma anche se così fosse, davvero è difficile pensare che Hamas non si fidi dei propri aguzzini, alla luce delle innumerevoli volte che Israele per primo ha rotto la tregua? Ma su questo si tace, così che la responsabilità ricada solamente sui palestinesi. Ci sarebbe da discutere su ogni singolo fatto riportato e su tutte le parole usate nel riquadro, ma sarebbe lunga e chi conosce le atrocità del regime sionista non ha bisogno di questo "sforzo".

  • Hamas: "Non si è discusso di tregua con Kandil"
    Il governo del movimento palestinese Hamas a Gaza ha dichiarato che non è stata affrontata la questione di una probabile tregua con Israele durante la visita del premier egiziano Hisham Kandil. "Non si è parlato di alcuna forma di tregua durante i colloqui del primo ministro egiziano a Gaza", ha sottolineato il portavoce del governo del movimento islamico palestinese nella Striscia di Gaza, Taher al-Nunu, interpellato dall'emittente 'al-Jazeera' . Al-Nunu che si è poi detto "grato" alla leadership egiziana per la visita del premiere Kandil, ribadendo che "il passo successivo richiede una posiziona unitaria araba nei confronti del nemico sionista per dimostrare che la Striscia di Gaza non è rimasta sola".
    di Piera Matteucci 14.17
  • Il cameraman arabo della BBC, Jihad Misharawi, porta in braccio il corpo senza vita del figlio di 11 mesi, Omar, ucciso nell’attacco di ieri da un missile che ha colpito la sua casa a Gaza. Un'immagine di Misharawi che stringe il piccolo ormai morto è stata diffusa su Twitter dal responsabile esteri BBC Jon Williams. FOTO
    di Piera Matteucci 14.07
  • Dopo razzi a Tel Aviv, 12 raid israeliani
    A meno di un'ora dal lancio dei due razzi sparati da Gaza contro l'area urbana di Tel Aviv, l'aviazione israeliana ha risposto con 12 attacchi aerei nell'arco di 10 minuti. Lo riferiscono i media palestinesi, citati dal Jerusalem Post.
    di Piera Matteucci 13.53
  • Cremlino sostiene sforzi Cairo
    Mosca sostiene gli sforzi del Cairo per normalizzare la situazione nella striscia di Gaza: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un colloquio con il presidente egiziano Mohamed Morsi. Putin, riferisce il suo ufficio stampa, ''sostiene gli sforzi che Il Cairo intraprende per la normalizzazione della situazione''. Il leader del Cremlino ''ha sottolineato inoltre la necessità di fermare la contrapposizione militare e ha invitato le parti coinvolte nel conflitto a mostrare moderazione e a porre fine all'uso della forza che causa la morte di civili''. Nel corso della conversazione è stato raggiunto un accordo per la visita di Morsi in Russia.
    di Piera Matteucci 13.48
  • Israele schiera altra batteria antimissile
    Israele schiererà una quinta batteria del sistema antimissile Iron Dome entro domani sera. La
    batteria, il cui dispiegamento era previsto originariamente tra due mesi, viene resa operativa in anticipo a causa dell'escalation della crisi di Gaza. Il ministero della Difesa israeliano, citato dal
    Jerusalem Post, ha riferito che i tecnici dell'esercito stanno "lavorando senza sosta" per spostare la batteria dal poligono di tiro nel quale si trovava al campo di battaglia. Le altre quattro batterie antimissile Iron Dome attualmente impiegate in Israele hanno finora intercettato con successo oltre un centinaio di razzi sparati da Gaza, da quando ha avuto inizio l'operazione Pilastro di Difesa.
    di Piera Matteucci 13.47
  • Cooperante italiana: "Siamo 8, per ora no evacuazione"
    "In totale siamo 8 cooperanti italiani. C'è stato un primo tentativo di evacuazione ma è fallito e credo che fino a domani non ci saranno nuovi tentativi". Lo ha affermato una cooperante italiana a Gaza, spiegando che lei e i suoi colleghi al momento sono nel "palazzo di Abu Ghalion, accanto alle residenze del personale internazionale, in una zona possiamo dire più sicura. Ma sentiamo continuamente i rimbombi dei bombardamenti israeliani. Stanotte non abbiamo chiuso occhio".
    di Piera Matteucci 13.40
  • Italiani a Tel Aviv raccontano bombe su Facebook
    I missili palestinesi su Tel Aviv si sentono anche su Facebook. In concomitanza alla caduta del
    razzo nel mare di fronte alla città e al levarsi delle sirene, molti italiani che vivono nella città hanno utilizzato il social network per comunicare, capire e rassicurare familiari e amici su quanto accaduto. Sarah, una ragazza italiana che vive a Tel Aviv da oltre dieci anni, non ha aspettato molto per scrivere: ''Avete sentito?!''. E immediatamente si sono scatenati i commenti. Secca la risposta di Anna: ''Sì''. Ironica la replica di Sarah: ''Cavolo era cosi' vicino!! Per colpa della notte insonne ho fatto una torta alla cinque di mattina, passi ad assaggiarla?''. Amedeo, un altro italiano anche lui residente nella citta' israeliana, scrive: ''Missili su Tel Aviv, esplosione 2 minuti fa''. Ed Enrika per smorzare la tensione risponde subito: ''Hai il bunker, vero?''. Pragmatico invece il commento di Garga: ''Sud Gush Dan, non dicono dove. I miei hanno sentito il botto fino a Bazel''. C'e' poi il commento speranzoso di Fabrizio: ''Speriamo che non si allarga il conflitto e a breve finisca il finisca il tutto". E quello goliardico di Andrea: "Torna in Italia amico mio!!! Se famo na bella carbonara!!".
    di Piera Matteucci 13.38
  • Napolitano telefona a Peres: "Solidarietà e impegno per pace"
    Il presidente Giorgio Napolitano ha avuto stamane una conversazione telefonica con il presidente dello Stato d'Israele Shimon Peres "per uno scambio di espressioni di solidarietà e voti di pace in un momento particolarmente critico per Israele e per le sue relazioni con i palestinesi", si legge in una nota del Quirinale.
    di Piera Matteucci 13.31
  • Netanyahu su Twitter: "In 24 ore 200 razzi Hamas su nostri civili"
    "Hamas ha sparato migliaia di razzi sulle nostre città e villaggi, sui nostri civili e sui nostri bambini". Così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un messaggio pubblicato su Twitter. "Solo quest'anno - ha proseguito Netanyahu - hanno sparato più di mille razzi e missili in Israele, tra cui quasi 200 razzi nelle ultime 24 ore". Secondo il premier israeliano, "nessun governo tollererebbe una situazione in cui quasi un quinto della popolazione vive sotto continue raffiche di razzi e missili".
    di Piera Matteucci 13.29
  • Morsi: "Egitto non lascerà Gaza da sola"
    Il Cairo ''non lascerà Gaza da sola''. Lo ha detto il presidente egiziano Mohamed Morsi, citato dall'agenzia di stampa Mena, in un discorso seguito alle preghiere del venerdì in una moschea nel centro della capitale. ''Il Cairo non lascerà Gaza da sola...l'Egitto oggi non è l'Egitto di ieri e gli arabi di oggi non sono gli arabi di ieri'', ha aggiunto Morsi.
    di Piera Matteucci 13.28
  • Un carrarmato israeliano
    di Piera Matteucci 13.27
  • Ramallah, migliaia in piazza: "Bombe contro Tel Aviv"
    Migliaia di palestinesi si sono radunati nel cuore di Ramallah esortando Hamas e la Jihad islamica a lanciare ''bombe contro Tel Aviv'' ed eliminare l'impero sionista. Dimostrazioni simili si sono tenute anche a Nablus, dove centinaia di dimostranti hanno dato alle fiamme una bandiera israeliana gridando alla ''morte dello Stato ebraico''.
    di Piera Matteucci 13.24
  • Tensione a Gerusalemme est, strade chiuse
    C'è tensione a Gerusalemme est. Alcune strade sono state chiuse e i controlli di polizia sono stati rafforzati. È quanto racconta Maria Rosa Vettoretto, della Piattaforma ong italiane in Medioriente, sottolineando che "il venerdì è la giornata di preghiera per i musulmani e la tensione, anche di solito, è sempre un po' più alta". In Cisgiordania l'Autorità nazionale palestinese ha chiesto ieri l'autorizzazione agli israeliani per manifestazioni a sostegno di Gaza e sono attese proteste.
    di Piera Matteucci 13.18
  • Farnesina conferma: "Una decina di italiani nella Striscia"
    Su istruzioni del Ministro Terzi, fin dalle prime fasi dell'emergenza a Gaza il Consolato Generale a Gerusalemme, in stretto coordinamento con l'Unità di Crisi della Farnesina, è rimasto in costante contatto con gli italiani (una decina) presenti nella Striscia, nella maggior parte operatori umanitari, fornendo la necessaria assistenza. Lo si apprende alla Farnesina. I nostri concittadini si trovano al momento all'interno di una struttura che ospita tutti gli operatori internazionali.
    di Piera Matteucci 13.17
  • Razzi su Negev, 3 feriti
    Tre persone sono rimaste ferite a causa del lancio di un razzo dalla Striscia di Gaza verso il Consiglio regionale di Eshkol, nel Negev nord-occidentale, sud di Israele. Lo riferisce il sito del Jerusalam Post, precisando che non si conoscono le condizioni dei tre feriti.
    di Piera Matteucci 13.11
  • #Hamas says it fired a rocket towards Tel Aviv; Israeli police says no reports of impact. v/ @Reuters #GazaUnderAttack
     
  • President #Morsi: "#Egypt will never abandon #Gaza or the #Palestinian people" #GazaUnderAttack #Israel v/ @jamalAljazeera
     
  • Morsi contro Israele: "Aggressione contro umanità"
    Il presidente egiziano Mohamed Morsi tuona contro Israele definendo gli attacchi su Gaza ''una eclatante aggressione contro l'umanita'''. Lo riferisce l'agenzia di stampa egiziana Mena.
    di Piera Matteucci 13.08
  • Gaza, miliziani uccidono collaborazionista
    Un uomo sospettato di collaborazionismo con Israele è stato ucciso oggi da miliziani palestinesi ed il suo corpo è stato abbandonato in una strada nel centro di Gaza. Le immagini del cadavere - coperto in parte da un cartello dove sono state descritte le sue ''colpe'' - sono
    state divulgate su internet. Attorno a lui si vedono nel breve filmato diverse persone intente a riprendere la scena con i propri telefonini. L'uomo si chiamava Ashraw Aweida.
    di Piera Matteucci 13.06
  • Tel Aviv, aperti i rifugi
    Il municipio di Tel Aviv annuncia l' apertura dei rifugi pubblici. L'ultima volta che gli abitanti di Tel Aviv erano stati costretti a riparare nei rifugi fu nel 1991, quando la città fu colpita a più riprese da missili iracheni Scud. Il municipio di Tel Aviv consiglia agli abitanti di verificare dove sia il rifugio pubblico più vicino, in particolare a quanti non abbiano nei loro appartamenti stanze dalle pareti rafforzate.
    di Piera Matteucci 13.00
  • Israele: i danni dei razzi sulle case di confine
    di Piera Matteucci 12.49
  • Palestinese ucciso in raid israeliano
    Un palestinese è stato ucciso oggi in un raid compiuto dall'aviazione israeliana a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti sanitarie locali. Il bilancio complessivo delle violenze di oggi sale così a tre vittime palestinesi.
    di Piera Matteucci 12.48
  • Israele schiera tank e ruspe
    di Piera Matteucci 12.46
  • Missile colpisce sud Tel Aviv
    Un missile ha colpito il suolo a sud di Tel Aviv. Lo riferisce il corrispondente della tv satellitare al-Jazeera, mentre i media israeliani parlano di sirene che hanno cominciato a suonare in città e di un forte scoppio. Poco prima le brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, avevano annunciato il lancio di un razzo da Gaza verso il parlamento israeliano, la Knesset.

In questo scenario, mentre inermi cittadini gazawi cadono sotto le bombe israeliane, è davvero disgustoso dover assistere a strumentalizzazioni da voltastomaco. Siti internet, persone su FB che hanno espresso solidarietà alla Palestina, sono stati aggrediti dal regime democratico e le valchirie del pensiero unico politically correct hanno colto la palla al balzo per tirare in mezzo i "nemici politici".

In quest'altro articolo di Repubblica, si inneggia ad una caccia alle streghe contro Stormfront, accusato di istigare odio razziale e diffondere idee antisemite. Se lo scrive Repubblica che si considera antirazzista pur non avendo espresso il minimo cordoglio per le vittime palestinesi, non le nomina neppure,  né tantomeno osa proferire condanna per l'ennesima aggressione militare unilaterale da parte di Israele, allora la coscienza delle anime "giuste" può restare serena.

Naturalmente per le anime candide  dell'Anpi è molto più urgente manifestare contro il "fascismo" ( causa di tanti mali ancora oggi che siamo in un regime di dittatura bancaria in tutta evidenza a loro gradito) piuttosto che contro l'ennesimo genocidio a danno dei palestinesi, rinchiusi in un campo di concentramento dal '48. In tutto il mondo si stanno organizzando manifestazioni a sostegno della popolazione di Gaza, l'Anpi invece...

Pd e Sel si accodano e chiedono che Casa Pound (colpevole di non essere un'associazione di sinistra) sia cancellata dalla faccia della terra. No, anche da parte di Pd e Sel tanto antirazzisti quando le razze non sono quelle "sbagliate" non si registra alcun sdegno per la carneficina di gazawi, ma solo un'occasione per strumentalizzare un pò e far "campagna elettorale". La repressione è  lecita quando è diretta contro chi ci disturba, questo è un principio cardine dei modelli illuministi umanisti di Pd e Sel. Perciò chiedono ad Alemanno di esaudire una richiesta pervenuta da una pagina di FB che accusa Casa Pound di intolleranza. Non si comprende bene il senso delle accuse e tantomeno il fondamento delle stesse, ma tant'è. Basta una pagina su FB che sia in qualche misura condivisa ed ecco che il questore o sindaco di turno parrebbe obbligato ad obbedire. Senza prove, perché lo dice la società "antirazzista". Non è che stia serpeggiando un certo fastidio per il fatto che gruppi non ascrivibili a sinistra stiano mettendosi in luce nel contestare la troika? Non darà percaso fastidio a questi monopolizzatori gestori e negoziatori unici del dissenso che altri cittadini non vogliano sfilare a comando di un partito di sinistra?

Chissà da chi sarà mai gestita quella pagina FB, ma sembra essere utilizzata per assecondare stranamente la richiesta di Pacifici che intende vietare ogni manifestazione a Roma
Già, ma questo non è razzismo nei confronti degli italiani che stupidamente credono che qualsiasi manifestante possa usufruire liberamente del territorio della capitale.
Pacifici dice:
"Se gruppi di estrema destra e sinistra manifestano liberamente nella citta' c'e' un problema serio"
Almeno in questo pronuciamento è stato trasversale, ne prendo atto.
Ma i signori dell'Anpi, di Sel e del Pd NO ed abilmente, orwellianamente, usano questo monito per dirottare la repressione unicamente contro gruppi non di sinistra, agitando inesistenti pericoli e spettri.
 
I gruppi di sinistra che hanno gridato "slogan antisemiti" davanti alla sinagoga in occasione delle manifestazioni del 14 nov, due giorni fa andrebbero quindi soppressi seguendo il principio di intolleranza antisemita?
Non mi pare però che, né l'Anpi, né Sel né il Pd chiedano che venga loro revocato ogni diritto a manifestare come fatto per Casa Pound.

I Giovani Democratici, componente del Pd scrivono:

L’antisemitismo irrompe nella manifestazione studentesca


Dall’austerity al quartiere ebraico - Oggi in tante piazze d’Europa hanno protestato centinaia di persone contro l’austerity. Meno rigore e più crescita. E’ questo, in estrema sintesi, ciò che i manifestanti hanno chiesto alle istituzioni europee. La maggior parte delle cittadine e dei cittadini ha partecipato ai cortei in maniera pacifica, ma alcuni di loro venendo meno agli ideali della manifestazione, hanno approfittato della situazione e si sono scagliati contro il quartiere ebraico di Roma. Già, avete capito bene. Il ghetto e la sinagoga sono stati oggetto di urla inneggianti Saddam Hussein.

Soliti cori razzisti - Passare da una manifestazione condivisibile a grida antisemite e razziste contro il quartiere ebraico di Roma non deve sorprendere più di tanto. Non mi stupisco che i protagonisti del vile gesto siano stati gente di “estrema sinistra” o almeno così si definiscono, FONTE

Vendola, da quando ha scoperto le origini ebraiche della Puglia ed in vista di importanti affari con Israele si è "dimenticato" del campo di concentramento chiamato Gaza, ammesso e non concesso che se ne sia mai interessato in passato.
Niki Vendola e l'ambasciatore d'Israele Ghideon Meir - un video che sarà considerato antisemita. Siamo in campagna elettorale e certo l'antirazzista Vendola non può indispettire il fedele alleato PD.
 
Naturalmente non credo che sia i gruppi di estrema sinistra messi sotto processo dai giovani democratici di cui sopra, così come tutti gli altri gruppi accusati di violenze e antisemitismo si siano resi responsabili di qualche reato, se non di aver espresso il sostegno per i palestinesi macellati continuamente da Israele con la complicità di tutto il mondo che si definisce antirazzista. Oppure di aver contestato la troika, ma questo i pennivendoli non lo ammettono apertamente, o sarebbero costretti a scrivere che la mattanza dei palestinesi nonché della troika contro gli europei è giusta e sacrosanta (come comunque si può evicere chiaramente leggendo fra le righe dei loro scritti).

Questa strumentalizzazione di bassa lega ha superato abbondantemente ogni minimo residuo di pudore ed è un'offesa all'intelligenza. Si parte dal contestare l'aggressione feroce e criminale di Israele ed i politically correct subito partono per la crociata "alla repressione" per tappare la bocca con la scusa dell'antisemitismo, non importa se fondata o meno, nessun giornalista potrà più scrivere nel merito senza la prospettiva di venire messo alla gogna. Stilano delle liste contenenti i soggetti o gruppi da "mettere a tacere" sulla falsa riga del NDAA voluta dal Premio Nobel per la pace Obama, nella quale includere "su commissione" chiunque ci stia antipatico. Una sorta di moderna inquisizione. L'Occidente, con l'odierna liturgia dei diritti umani da esportare ovunque vi siano risorse da depredare, continua a colonizzare e sottomettere popoli ai quali nega l'autodeterminazione. Sostiene che sono troppo retrogradi ed incivili per "cavarsela da soli", devono essere "seguiti", "integrati", "omologati" alla civiltà della superiore ideologia occidentale. L'Inghilterra, Francia, Portogallo conservano ancora colonie, si intromettono nella sovranità di altre nazioni per indurre un regime change e continuare una politica imperialista come il freschissimo caso Libia, Mali e Siria dimostrano. E' questo l'Occidente caro alla società civile dei politically correct che si permette di giudicare altri come razzisti ed antisemiti. A tal proposito, consiglio di leggere l'ottimo articolo di Andrea Fais - La doppia morale dei diritti umani
Stormfront.org, "il più grande sito d'odio presente su Internet" come è stato definito dai media americani
riporta il sito di Repubblica qui. Non mi è ben chiaro quando i media americani siano stati autorizzati ad assumere in sé la funzione di tribunale del pensiero ed emettere sentenze inappellabili senza che all'imputato sia data facoltà di rispondere. Ma tant'è, questa è la democrazia. Siamo una "civiltà mediatica" in fondo, a che servono processi regolari in aula?

A proposito di odio razzista.

Obama: contrasteremo richiesta all'Onu

Il presidente statunitense chiama Abu Mazen: "Contrasteremo la Palestina". Il ministro delle Finanze israeliano minaccia lo stop al trasferimento delle tasse.Nena news
 
 Beppe Grillo, fermarlo prima che sia troppo tardi
L'intervista di Bebbe Grillo a Menachem Gantz, corrispondente del quotidiano israeliano YEDIOT AHARONOT, dovrebbe essere la pietra tombale sul futuro politico del comico-politico genovese.  Ci mancava un bin Laden italiano, con Bebbe Grillo siamo riusciti ad avere anche quello.  Informazione Corretta

Lo ami o lo odi, recita la locandina del documentario anti-presidente che in soli tre giorni ha sbancato il botteghino a stelle e strisce. E a giudicare dal clima che si respira da qualche tempo negli Stati Uniti, sembrano sempre più numerosi gli americani che covano odio per Barack Obama. Un odio cieco e viscerale, che in genere attraversa e prende di mira le più illustri presidenze, ma che con l'arrivo di un nero alla Casa Bianca si è combinato all'intolleranza razziale e a uno pseudo patriottismo d'accatto in grado di generare un mix esplosivo, fatto non solo di disprezzo verbale, ma di violenza vera e propria. L'ultima prova è negli arresti compiuti ieri alla base militare Fort Stewart, in Georgia, dove quattro soldati si sono armati fino ai denti (uno di loro ha speso 87mila dollari per mettere in piedi l'arsenale), hanno fondato il gruppo anarchico «Fear» Il Giornale
“Israele deve uccidere Obama per difendersi dall’Iran”. Bufera sul commento di un giornale ebraico Falafel Cafe
 

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