domenica 26 agosto 2012

L'emittente tenta di nascondere prove lampanti di un crimine di guerra


La BBC ha clamorosamente censurato una notizia e relativo video che mostrano i ribelli siriani costringere un prigioniero ad immolarsi come prigioniero, un crimine di guerra secondo la Convenzione di Ginevra, presumibilmente perché avrebbe screditato gli sforzi compiuti dai media ufficiali nel dipingere i ribelli del Free Syrian Army come gloriosi combattenti per la libertà.
Una copia del video è visibile sopra (la versione originale della BBC è stata cancellata), mostra i ribelli dell'Esercito libero siriano mentre preparano una bomba e la caricano sul retro di un furgone per farlo esplodere ad un check point dell'esercito lealista nella città di Aleppo. La clip spiega come i ribelli abbiano preso possesso di un appartamento di proprietà di un capitano di polizia. I ribelli sghignazzano mentre guardano le foto della famiglia del capitano proclamando, "Guarda alla loro libertà, guarda come è bella", mentre ipocritamente godono della piscina di pertinenza.
Il video mostra un prigioniero che i ribelli sostengono appartenere alla milizia pro governativa. Contusioni da tortura visibili sul corpo del prigioniero sono spiegate sbrigativamente, attribuendole ai precedenti carcerieri.
Il commento della BBC enfatizza come i ribelli stiano trattando bene il prigioniero,
mentre gli offrono una sigaretta. Comunque, all'uomo è stato fatto credere (ingannandolo)  che fosse parte di un programma di scambio di prigionieri, mentre in realtà per lui è stato disposto il ruolo di involontario suicida dinamitardo. Il prigioniero viene bendato e gli viene detto di guidare il furgone verso il checkpoint del governo. "Quello che non sa è che il furgone è stato equipaggiato con una bomba da 300 kili" dice il narratore.

Il video poi mostra i ribelli che tornano delusi perché il comando a distanza del detonatore non ha funzionato e la bomba non è esplosa.
Il narratore della BBC ammette che forzare i prigionieri a diventare kamikaze "potrebbe essere certamente considerato un crimine di guerra".
I reporters del New York Time che hanno registrato il video sostengono che non sapevano del piano. Una versione più lunga del video è postata sul canale You Tube del New York Time.
Il titolo della clip glorifica i combattenti come "I leoni di Tawhid" 
A poche ore dalla pubblicazione è stato spinto in basso nella memoria dalla BBC.  Tentativi di raggiungere la Url originale dell'articolo sono stati accolti dall'errore 404 di pagina non trovata.
Inoltre, la versione di You Tune dello stesso video postata in origine sul canale ufficiale della BBC News 2012 è stato rimossa. Anche se la pagina You Tube del video dichiara che è stato rimosso a causa di un "reclamo sul copyright dalla BBC" si tratta di un futile motivo, perché il video non è stato caricato da una terza parte, era postato sul  canale ufficiale della BBC, come prova lo screenshot sotto.

"reclamo sul copyright" è un motivo fasullo per la rimozione del video in quanto apparso in origine sul canale ufficiale della BBC news e non è stato caricato da terze parti.

E' chiaro che l'unica ragione che giustifica la rimozione del video è perché gli editori della BBC hanno ritenuto che screditasse la propaganda volta a dipingere i ribelli siriani come venerabili e fieri combattenti per la libertà, quando in realtà come abbiamo documentato sono colpevoli di massacri, rapimenti, torutre e altri atti brutali.

Si tratta di un chiaro sforzo di occultare le prove di crimini di guerra a carico dei ribelli siriani che  l'amministrazione di Obama si è impegnata a sostenere con i soldi del contribuente.

In aggiunta, il fatto che  sotto il comando di membri di Al Qaida, costruiscono bombe ed attuano attacchi terroristi è qualcosa che i media allineati con la Nato non desiderano affatto enfatizzare. Questa non è affatto la prima volta che la BBC viene colta nella manipolazione delle notizie e nello sforzo di propaganda a favore di un intervento occidentale in Siria.

Lo scorso maggio abbiamo denunciato come la BBC abbia usato una foto vecchia di anni, raffigurante bambini iracheni morti, per dipingerli come vittime di un supposto assalto governativo nella città di Houla. Il fotografo che scattò la foto originale, Marco Di Lauro, ha postato sulla sua pagina Facebook, "Qualcuno sta usando le mie foto originali come propaganda contro i governo siriano per provare il massacro".  
Di Lauro ha dichiarato al London Telegraph di essere stupito che la BBC abbia fallito nel controllare l'autenticità dell'immagine. 
Se la copia inserita all'inizio dell'articolo venisse rimossa, una versione alternativa del video della BBC con commento è riportata sotto (o qui) per un uso lecito. 

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