giovedì 26 gennaio 2012

Davvero sono allibita di come si usino con molta disinvoltura le parole "violazione diritti umani", "repressione", "deriva autoritaria" come minacce di aggressione in arrivo "giustificata" mentre per il "legittimo" governo del banchiere Bilderberger Monti non eletto da nessuno non ci si provi nemmeno a supporre un certo "autoritarismo" nonostante si dispensino manganellate e soprusi "a norma di legge" contro tutte le categorie, quelle in fondo alla piramide s'intende.Non è difficile stabilire tra le varie forze politiche chi sta dalla parte dei massacratori e chi con la gente, siano essi pescatori, tassisti o notav.

Consiglio di scaricare e leggere il libro di Tobia Imperato -nella foto- (arrestato per questo) Le scarpe dei suicidi in PDF sui fatti narrati la magistratura ancora deve fare luce.

Il racconto del blitz dalla stampa mainstream  QUI

Registrazione della conferenza stampa NO TAV QUI 

Barbara

No Tav: “Arresti clamoroso autogol. Non si risolve la questione con la polizia”.

Massimo Zucchetti, professore al Politecnico di Torino è consulente scientifico per la comunità montana della Valsusa. E milita da anni nel Movimento No tav.

Professore, come legge gli arresti di oggi?

Le valutazioni che possiamo fare andranno confermate con tutti i dati degli arrestati. È una operazione che nell’ambito di noi NoTav, noi che siamo molto diversi fra di noi e che oggi ci sentiamo uniti di fronte a questa stupida repressione, era attesa. Casualmente è partita quando il consenso verso il movimento sta crescendo in maniera netta nel resto del paese. Ci sono iniziative come le visite degli studenti di tutta Italia che sabato e domenica verranno in valle per capire le nostre ragioni. Per fatti successi a giugno e a luglio adesso come un fulmine a ciel sereno vengono arrestate persone che se non ci fosse un po di presunzione di intelligenza, persone scelte un po a caso
.

Ricordiamo a Genova, luglio 2011, quando i No Tav erano i più applauditi e il segmento più partecipato. Una lotta che rappresenta una bandiera di un movimento. Si vuole colpire questo movimento, queste pratiche politiche?

Sì. Il movimento è presente da 22 anni. Questo urgentissimo progetto assolutamente necessario è da 22 anni in fase di studio. Negli ultimi anni ha assuntola caratteristica di movimento dei movimenti. Ci sono questi fenomeni molto belli di democrazia partecipativa in valle gente che non ha mai fatto attività politiche, che partecipa e decide in maniera democratica. Tutto questo è fastidioso per questa congrega che lega il PD e il Pdl che ha promesso una serie di prebende e azioni legate all’attuazione di questo progetto inutile dannoso e vecchio, adesso la terra manca sotto i piedi perché la verità sale inesorabilmente a galla e cercano in qualche modo di salvare il salvabile e le loro tangenti. Ma questo non si fa con azioni poliziesche, Non funziona.

Repressione, violenza e un dibattito che in Italia stenta a essere affrontato: una resistenza comporta un conflitto con gradi diversi di opposizione, Ma in Italia si parla subito di ‘terrorismo’. Lei è frequentatore della Valle, che ne pensa?

È un processo strano. In qualche modo si cerca guardando il dito che indica la luna non guardare la luna. Un processo di resistenza di fronte a una valle militarizzata e all’imposizione di procedure fasulle perché non esiste un cantiere, ma una base militare, le modalità di lotta non violenta comportano anche il non dare fastidio, se no che lotta sarebbe. Le faccio un pio di esempi. Hanno arrestato Tobia Imperato vecchio anarchico incapace di dare fastidio a una mosca, sempre con la sua bandiera nera e autore di un bellissimo libro “Le scarpe dei suicidi”, che racconta in maniera netta la vicenda di Sole e Baleno, suicidati in carcere nel 98 dopo che si pensava che fossero degli anarcoterroristi No Tav.

E dentro è finito anche Guido Fissore, il consigliere comunale di Villarfocchiardo, noto in tutta la valle per essere un non violento pacifista che cercava sempre di tenere a bada le vaire intemepranze dei giovani. Un signore nato nel 1945. Gli è stata sequestrata in casa la sua stampella. Perché in uno degli eventi o il 27 giugno o il 3 luglio, Guido cercava di fare barricata con il suo corpo grosso e cin la stampella perché recentemente operato. Ha respinto lo scudo di uno dei poliziotti con la stampella ecco “l’atto di violenza grave e uitlizzo di arma improrpia’. Per questo sta in carcere. Ci siamo chiesti fra noi No Tav, docenti, non docenti, persone normali. Se lui è finito in carcere allora possiamo finirci tutti.

Ma le diranno che c’è stata guerriglia nei boschi.

Io ritengo che in un movimento che fa opposizione e che si trova a doversi scontrare anche con le forze dell’ordine e con ordinanze che prevedono senza motivi di impedire accesso a cittadini in territorio pubblico possono succedere delle cose. Sono atti ritualizzati, non è una guerra. La polizia non ha usato proiettili di gomma ok veri. Non è una guerra. È una sorta di azione di opposizione, ritualizzata da una parte e dell’altra. Le sassaiole come si vede su youtube erano da una parte e dall’altra. Gli atti violenti da ambo i lati. Non me ne stupisco. Quando si è in mezzo ai lacrimogeni e ici si trova nei boschi si cerca di passare un cancello, nonostante l’azione di persone come Perino, come Imperato, che cercano di moderare e immagino anche dall’altra parte, si rischia di inciampare. Ma non vedo come questo debba essere il punto di cui discutere. Il punto è un altro. Devono andare via perché è un progetto inutile. Quando andranno via non ci saranno più problemi.
E il mensile

Dopo le bastonate, la santa inquisizione


Marco Cedolin
Neppure il tempo di commentare il brutale pestaggio dei pescatori che ieri protestavano dinanzi a Montecitorio, con lo stato di polizia che mostra i muscoli dinanzi ai lavoratori, che già si apre un nuovo capitolo della saga, con la magistratura al servizio della lobby del tondino e del cemento che ordina rastrellamenti in tutta Italia, a carico di chi lotta contro il TAV.
Sarebbero una quarantina (fra arresti e consegne ai domiciliari) le persone inquisite nell'ambito di un'operazione partita alle luci dell'alba a carico di soggetti che si battono contro l'alta velocità, gran parte dei quali non risiedono in Val di Susa, pur venendo definiti dai media come elementi di spicco del novimento NO TAV.
Tutti i procedimenti giudiziari riguarderebbero gli scontri avvenuti in quel di Chiomonte a cavallo fra la fine di giugno e l'inizio di luglio ed avrebbero come oggetto reati personali, senza alcuna volontà (ha sottolineato il procuratore Caselli) di agire politicamente contro il movimento NO TAV.
Chi ha vissuto in prima persona quelle giornate, sa bene che al contrario, da parte di chi gestisce la macchina repressiva e nel buio ne arma la mano....

la volontà di colpire, intimidire ed allontanare dal proprio proposito chiunque avesse l'ambizione di lottare contro la devastazione del territorio ad opera del cantiere per i treni ad alta velocità è sempre stata molto forte, ancorché dimostrata sul campo in maniera inequivocabile.

Come stanno a dimostrare i lacrimogeni lanciati ad altezza uomo in faccia a manifestanti pacifici, che ancora oggi a distanza di molti mesi peregrinano fra un ospedale e l'altro, per sottoporsi ad interventi chirurgici finalizzati a ricostruire le ossa della faccia devastate.
Come stanno a dimostrare i pestaggi gratuiti documentati in decine e decine di  filmati e il lancio sistematico di migliaia di lacrimogeni al gas cs, cancerogeni ed estremamente nocivi per la salute.
Come sta a dimostrare il clima di "terrore" costruito in Val di Susa, attraverso la prevaricazione, le perquisizioni arbitrarie, le minacce fisiche, che non sono mai mancate da giugno in poi.

Il capitolo degli arresti di stamattina s'inserisce perfettamente nel clima di questi giorni e rende il senso di una precisa volontà politica della dittatura tecno/finanziaria ,che intende intimidire qualsiasi italiano abbia intenzione di opporsi all'esproprio bancario delle persone e dei territori.

Se non chini la testa ti mandiamo all'ospedale e se non hai ancora capito la lezione ti sbattiamo pure a marcire in galera, attraverso la magistratura che è al nostro servizio.

Resta solo da capire cosa ne pensino gli italiani non ancora lobotomizzati e se esista la consapevolezza del fatto che quando inizi a chinare la testa sarai costretto a continuare a farlo, senza avere più nessuna prospettiva di rialzarla.



Governo Monti. Finisce la politica, e ci lascia soli

Senza una politica seria, senza un governo che pensi davvero al Paese, in un momento drammatico, siamo lasciati completamente soli.
Molti applaudono al governo Monti se non altro perché titilla quella che è una loro vecchia passione: la fine della politica. Dopo 15 anni in cui "politica" ha significato solo raccomandati, mafiosi, intrallazzi ed escort, si tratta di un punto di vista comprensibile. La parola stessa è diventata sinonimo di pratiche talmente disgustose da non volerne più sentire parlare.
Però, un governo deve governare. E governare significa occuparsi di un Paese, e non solo dei suoi debiti, della finanza, di accontentare supinamente gli alleati e obbedire alla volontà dei diktat internazionali. Non mi sembra che questo governo stia facendo molto più del precedente, per quanto riguarda il Paese. Dirò di più: mi sembrano una confraternita di asceti dediti solo all'attuazione di un programma già scritto da qualcun altro, che attraversano il momento storico italiano conservando saldi i propri paraocchi.

Non so se avete notato: solo nell'ultimo mese si è verificato uno dei più grandi naufragi della Storia, e una rivolta nazionale senza precedenti (per fortuna il terremoto non ha fatto danni). Qualcuno ha visto un ministro in prima fila nella gestione di queste emergenze? Accadono nel Paese che dovrebbero governare, sapete. Era ridicolo Berlusconi a girare per l'Aquila promettendo dentiere, ma mi pervade angoscia nel constatare come questi robot se ne freghino bellamente di ciò che accade. Non li riguarda, loro si occupano solo di spread. Siamo completamente soli.

E a mio avviso, non hanno neppure alcun merito. Credete davvero che siano dei geni capaci di mettere in opera una riforma delle pensioni in una settimana, un decreto liberalizzazioni in un mese, e una riforma del lavoro in un altro mese? No, non sono gente seria "che fa i fatti": questa roba era già pronta da un pezzo. Già pronta nero su bianco, serviva solo una faccia di marmo in grado di farsela votare, magari con qualche precedente trattativa a porte chiuse con lobby e parti sociali come nella migliore tradizione dei burocrati europei.

Auguriamoci che non succeda nient'altro, perché dovremo confidare solo sull'organizzazione dei Vigili del Fuoco, delle Capitanerie, della Protezione Civile, di tutto quello che già esiste e che si spera sia ancora ben gestito. Chi governa non sa neppure che esistiamo.

O forse sì: ora che ci penso qualcosa hanno fatto. Mentre la rivolta mette a ferro e fuoco l'Italia intera, sono andati ad arrestare i NoTAV che per una volta se ne stavano buoni. Una presenza di spirito davvero unica.

Crisis di Debora Billi

1 commenti:

  1. Ieri quando ho letto degli arresti ho capito che la dittatura è in casa, non si vede perché l'apparenza è benevola, salvo non essere pecora. Allora le iene si avventano mostrando la vera faccia

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