martedì 3 gennaio 2012


Errata corrige: il partito che ha preceduto il Fidesz è sì social-democratico filo Ue ma non si chiama Jobbik come ho erroneamente scritto ma si chiama Partito Socialista Ungherese (MSZP), Jobbik è di estrema destra.
Pardon!
Barbara-corretto 10/1/2012


Peste colga chi osa dire NO agli organi del pensiero unico, rifiutare i totem del Nuovo Ordine Mondiale non si può, è un sacrilegio come ci rendono edotti tanti articoli contro il legittimo presidente dell'Ungheria Viktor Orban leader del partito Fidesz a causa del suo rifiuto di consegnare la sua gente (che in lui ha riposto la fiducia e la propria vita) agli strozzini mondiali conosciuti anche come FMI/BCE/UE.

Di nuovo, la democrazia a senso unico, degna di rispetto solo se ciò che esce dalle urne si confà al potere globale finanziario, diversamente si è autorizzati a parlare di "deriva autoritaria", come nel caso dell'Ungheria già definita "dittatura" nonostante si riconosca il largo consenso di cui gode il partito scelto dagli elettori, ma niente vieta di sostenere entrambe le tesi (dittatura e volontà popolare allo stesso tempo) come in questo articolo de Il Cambiamento - Ungheria verso la dittatura? Chiude radio informazione.

In Italia, nonostante ci sia stato imposto Bankenstein al potere (che nessuno ha eletto ma proclamata da un sol uomo, Napolitano che così ha voluto senza disturbarsi a consultare il popolo, fortuna che è garante della Costituzione) causa ridotti finanziamenti all'editoria chiude Liberazione ma nessuno ha titolato Italia verso la dittatura? Chiude giornale.
Ad ogni modo, sempre dall'articolo da Il Cambiamento estraggo:
" Ora la legge ha mietuto la sua prima vittima. Si chiama Klubradio, ed è l'unica emittente a dar voce all'opposizione, nonché una seguitissima radio d'informazione."

Questa è una forzatura a mio avviso, in quanto la cosiddetta opposizione può contare sul secondo partito di opposizione Jobbik, al potere prima di Fidesk che respingendo le modifiche alla Costituzione ed il resto ha chiamato a "raccolta" in piazza, pensare che la seconda forza politica nel paese abbia avuto come UNICO organo di espressione la radio sopracitata mi pare davvero strano. Secondo il resoconto del manifesto sotto linkato,
a quanto pare sarebbero migliaia i manifestanti contro Orban che  evidentemente, si sentono "derubati" delle delicate e materne cure che la troika così generosamente sa distribuire ai paesi membri  della Ue, come ad esempio i greci che secondo il Monti nostrano proprio loro sarebbero i primi beneficiari della moneta unica (che gli ungheresi ancora non hanno).

Mi attendo un pezzo sul Cambiamento sulla censura che la Gran Bretagna sta in tutta tranquillità portando avanti alla libertà di espressione, vedasi articolo su European Phoenix: "Ofcom, l'organo di controllo della comunicazione in Gran Bretagna, ha deciso di censurare il canale satellitare in lingua inglese "Press TV" con il fine di mettere a tacere una voce alternativa nel paese.




In questo altro articolo a firma Matteo Tacconi de L'Inkiesta si scrive chiaramente:


"Le misure più controverse sono state la ristatalizzazione dei fondi pensione e le maxitasse imposte ai grandi gruppi stranieri attivi in settori chiave quali distribuzione alimentare, telecomunicazioni e credito (questi gruppi hanno presentato ricorso in sede comunitaria). Infine, il governo ha limitato i margini di manovra della Banca centrale europea, attirandosi ulteriori e copiose critiche dall’Ue, che chiede a Orban di ripensarci."

Dovrebbe essere un indizio alquanto servito "sul coscio" per dedurre a chi possa realmente infastidire la nuova Costituzione,  inoltre  se Mr Barroso e Mrs Clinton esternano "preoccupazione" per l'Ungheria sarei sinceramente propensa a sospettare "ahia, interessi finanziari calpestati, urge "soccorso". E' stato chiesto ad Orban di ripensarci, il quale ha risposto: 
 «Non c’è nessuno al mondo che possa dire ai deputati eletti dal popolo ungherese quali leggi possono o non possono votare».
Parbleau, ma non ha ribadito ciò in virtù di un principio democratico?
Perché all'Ungheria improvvisamente questo "eccessivo uso" della democrazia non dovrebbe essere consentito ma anzi diventa "offensivo" e oltraggioso fino a trasformarsi in "deriva autoritaria"?


Si preferisce "divagare" intorno a derive populiste e autoritarie contro le quali sono stati chiamati a raccolta "la gente per bene" naturalmente, in nome della difesa di "vaghi diritti umani, contro la censura" allontaniamo prontamente ogni "ipotetica e complottista" difesa  per  "lesi interessi di Bankestein".
Sempre il Tacconi parla di cannibalismo delle cariche pubbliche operato da Orban, dimentico che nella superiore "democrazia occidentale" vige il lobbismo (16mila lobbisti solo a Bruxelles) e lo spoiling system. Se proprio di cannibalismo vogliamo parlare, sarebbe opportuno  ricordare che in Italia, Spagna (dove recentemente hanno imposto un ex Lehman) e Grecia tiranneggia un governo improntato alla distruzione di una nazione e di un popolo per "salvare l'euro e l'Ue", detta anche politica dell'austerità.

Dal sito Antimperialista, nell'articolo "Da dove viene la minaccia reazionaria" si legge che:
"I socialdemocratici, che sono stati al governo per anni, seguendo servilmente le politiche imposte dalla Bce e dall'oligarchia europea, hanno invece boicottato il voto, denunciando la nuova costituzione come profondamente antidemocratica.
Il che è assolutamente vero."

Quindi chi chiama le folle in piazza sono coloro che hanno pedissequamente seguito le direttive che stanno uccidendo i greci per la cui sorte non si legge alcuna "preoccupazione", peccato che nessuno abbia trovato "autoritaria" la rimozione di Papandreu proprio quando aveva proposto di dare facoltà ai cittadini greci di pronunciarsi sull'ennesima stretta fatta di tasse, tagli e licenziamenti.

Sempre dallo stesso articolo si legge:

" Il risultato è  un miscuglio di liberismo, nazionalismo revanchista e di fondamentalismo cristianista. Sul piano dei diritti democratici, la svolta reazionaria è ancora più profonda, al punto che contro la nuova Costituzione si sono levati mugugni sia dall'Unione europea che dalla Casa Bianca."


 Perché si debba definire in modo tanto dispregiativo quello che è un sentire comune, dato che Fidesz gode di una maggioranza schiacciante lo trovo estremamente razzista tipico di chi si "crede superiore" in quanto occidentale e ritenga una sensibilità diversa dalla propria come riprovevole ed offensiva, questo perché tra le modifiche si introduce che il matrimonio debba essere eterosessuale e che l'embrione sia considerato un esssere umano fin dall'inizio della gravidanza. Tanto basta per inorridire? Manco avesse legalizzato l'omicidio o istituito la pena di morte come vige nel paese della Mrs Clinton tanto "preoccupata". Chi insorge ed "atterrisce" davanti a queste modifiche che, ripeto, evidentemente riflettono il comune sentire degli ungheresi, cosa fa da buon depositario della tolleranza? Li depreca fino a definirli fondamentalisti cristiani, quando il vero fondamentalismo lo sta diffondendo chi usa imporre il proprio volere sugli altri, stile "democrazia da esportazione" tanto in voga in Iraq, Afganistan, Balcani ed altri paesi.
La tecnica è quella di cianciare di "dittatura", persecuzione, censura, vaghi diritti umani di cui di solito è l'imperialismo finanziario globale ad esserne campione di violazione e lanciare anatemi contro il resto dell'umanità disobbediente al Washington e Bruxelles Consensus come dimostrerebbero i mugugni citati sopra. Ora, come si fa in buona fede a credere che la Sig.ra Clinton e i despoti tecnocrati europei siano "preoccupati" in virtù di "libertà non riconosciute" (quali? I matrimoni gay? Ora si faranno le guerre per questo?) non credo sia assolutamente possibile.

La stampa che adesso accusa Mr Orban di essere un despota fuori controllo che cancella diritti civili ed umani a ritmo forsennato, non capisco come mai taccia sull'approvazione della DETENZIONE ILLIMITATA DI QUALSIASI CITTADINO solo sospettato di essere terrorista.
Una nota sulle "preoccupazioni" espresse dalla Clinton:
-dubito che possono riferirsi ad una deriva "fondamentalista cristiana" come evocato dall'articolo da Antimperialista, tale soggetto, il Sottosegretario di Stato americano, di solito non disdegna finanziare gruppi fondamentalisti islamici legati ad Al Qaida (il cui comandante militare si trova  "casualmente" in Siria ) che "benedicono" il CNT e la signora non ha mostrato particolare preoccupazione quando il capo del CNT libico Jalil ha annunciato che introdurrà la Sharia così come non si è data pena per i neri sterminati dai suoi scagnozzi a Tawergha (ah sì erano i "mercenari di Ghedafi" così nessun colpevole).

Insomma, i padroni danno l'input, che sia per una guerra umanitaria per la quale si necessita un pò di "pressione" per "spingere" l'Onu ad autorizzare una Responsability to Protect, che sia per "calmare i mercati", che sia per dare l'ok all'avvio di una rivoluzione colorata, gli "uffici marketing" presso gli attivisti "umanitari" e circoletti politici vari si mettono subito all'opera dando sfogo a molta fantasia ed a strumentalizzare qualsiasi caso possa fare il loro "gioco".

Il mondo dell'intellighenzia" di  sinistra non si sottrae mai a questo compito, perciò non mi stupisce sentire reazioni scandalizzate e articoli "terrorizzati" da cotanza "arroganza di Mr Orban, sono sempre stati in prima linea  a mostrare "cartelli" e slogan inneggianti ad ogni ribelle nel mondo, sprezzanti della sovranità altrui, come i gendarmi Usa, incuranti del fatto che i "ribelli" siano armati e finanziati dalla Cia e servizi segreti vari ormai comprovati, desiderosi di far "piovere bombe umanitarie" per la "democrazia".

Sono preoccupanti perché, penso tutt'altro che inconsapevolmente, spesso, così facendo, ovvero una volta indossata la maschera del "dirittoumanitarismo" si affiancano ad ogni operazione diretta dal Pentagono e Wall Street.
Ad esempio, da giornali quali il Manifesto che per esprimere sostegno per i razzisti del CNT hanno chiuso gli occhi davanti a Tawergha, che ha amplificato e mai dubitato delle notizie fornite dal CNT dalle balle sulle fosse comuni volute da Ghedafi agli stupri di massa, che troppo velatamente ha tirato in ballo interessi petroliferi, ora, dimenticata la Libia, si appresta a "denunciare" il mostro Assad, schierandosi quindi a fianco del CNT siriano (non paghi dell'appoggio a gruppi armati che hanno disseminato morte e terrore, gruppi diretti dall'Occidente e Qatar) anche se non sembra degno di nota il fatto che sia stato costituito in Turchia e conti molte presenze che con la Siria hanno poco a che fare come ben documentato dall'ottima Silvia Cattori.
Casualmente il Manifesto si trova anche ad appoggiare le proteste pagate dagli Usa contro Putin (forse in cuor loro si dispiacciono che la Russia "protegga" la Siria dai bombardamenti).

Poi c'è il gruppo del né..né, già all'epoca della guerra in Libia, alcuni gruppi a sinistra che non si volevano troppo sporcare le mani di sangue (ci tengono alla divisa da pacifinti) ed avallare platealmente la guerra umanitaria, si sono rifugiati dietro il comodo "Né con Ghedafi, né con le bombe" ma ribadendo nei comunicati le premesse alla "Responsability to Protect".

Anche per Orban è spuntato fuori lo stesso "marchio" del Né...né (dal blog Contro La crisi).

A riguardo dell'opposizione modello né...né riporto da un articolo di Michel Collon tradotto da Aurora sito:

"La stupidità del “né-né”
Né la NATO né Slobodan. Né Saddam né gli USA. Né gli Stati Uniti né i taliban. In ogni guerra, ci servono la stessa ricetta. Di fronte a un predatore che l’umanità non ha mai sperimentato prima, che ora controlla terra, mare e cielo, un nemico senza legge che ha giurato di mettere l’umanità in ginocchio e di far dominare il secolo americano, il loro motto è un vibrante “né-né”. Mentre il vaso di ferro ha polverizzato il vaso di coccio, ciò che trovano da dire è semplicemente un “né-né”. Questa posizione di apparente innocenza, serve solo a scoraggiare e a smobilitare le forze della democrazia e della pace. Offre quindi un assegno in bianco alle forze che dirigono le operazioni di conquista della Libia.
Tra i “né-né” alcuni intellettuali che si pretendono trotskisti come Gilbert Achcar, che ha tristemente applaudito la guerra di conquista della NATO. [4]
Altri, come il Nuovo Partito Anticapitalista (NPA), hanno adottato un atteggiamento schizofrenico, che va dalla critica “formale” della NATO (quando comunque non passano che per dei pro-imperialisti, in ogni caso) e l’approvazione delle sue missioni per eliminare Gheddafi. [5]
Altri attivisti vicini allo stesso movimento [6], sono giunti a chiedere di lanciare armamenti ai mercenari jihadisti al soldo della NATO, quegli stessi fanatici che vogliono combattere il nazionalismo di Gheddafi considerato una minaccia al loro progetto pan-islamico, bruciando il suo Libro Verde, tacciato di essere una “opera perversa”, “comunista e atea“, volta a “sostituire il Corano“.
Secondo alcuni membri di una IV Internazionale tanto ipotetica quanto inoffensiva, il CNT sarebbe malgrado tutto ancora una “forza rivoluzionaria”. Poco importa se il CNT è composto da ex torturatori di Gheddafi, da mafiosi e  islamisti sgozzatori di “miscredenti laici”, poco importa che il CNT sia nostalgico del fascismo e del colonialismo italiano [7] e che desideri consegnare la Libia all’Impero su un piatto d’argento, se il CNT è finanziato e armato dalla CIA, dai commandos britannici delle SAS, dai regni del Qatar e dell’Arabia Saudita e anche dal presidente sudanese Omar al-Bashir, perseguito dalla Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità, indipendentemente dal fatto che la NATO abbia commesso crimini contro la popolazione civile della Jamahiriya, i nostri amici trotzkisti hanno deciso: il CNT è l’avanguardia rivoluzionaria…
Nostalgici della guerra civile spagnola come sempre, alcuni di loro mi hanno detto che bisognava offrire ai ribelli libici delle nuove brigate internazionali. Senza dubbio erano contenti quando il bullo dei salotti, il grande amatore delle tirate anti-franchiste, il rinomato BHL li ha dato ascolto. Brandendo la clava della libertà che riflette la sua sacra immagine e con la bandiera fregiata con l’invincibile rosa dei venti, il Durruti miliardario ha sbaragliato le truppe di Gheddafi battendosi il suo petto glabro. Entrò a Tripoli senza fretta alla testa della sua Brigata Internazionale, a cavallo di un missile Tomahawk
Non è forse alquanto ridicolo, per dei sinistri che non hanno mai toccato una pistola nella loro vita e che sputano su tutti i guerriglieri marxisti del mondo, perché sono stalinisti, fare campagna per la consegna di armi prodotti dalla fabbrica bellica belga FN di Herstal, destinate ai mercenari indigeni al soldo della nostra élite?
Compagni trotzkisti, diteci allora quante armi avete inviato ai “vostri” liberatori? Quanti brigatisti avete inviato sul campo di battaglia? Quanti corrieri avete reclutato? Onestamente, tra gli ausiliari barbuti della NATO e i soldati dell’esercito di Gheddafi arruolati sotto la bandiera del panafricanismo, chi assomiglia di più alle Brigate Internazionali? Come una tale cecità, un tale decadimento ideologico e morale si sono potuti verificare tra le forze che si pretendono radicali e progressiste?
Dopo averci scioccato e, a volte disgustato, per le sue scappatelle, il suo orgoglio e la sua eccentricità, Muammar Gheddafi, al termine della sua vita, ha almeno avuto il merito di riconnettersi con il suo passato rivoluzionario. Al momento più critico della sua vita, ha resistito alla NATO. E’ rimasto nel suo paese, sapendo che l’esito della battaglia sarebbe stato fatale. Ha visto i suoi figli e i suoi nipoti essere massacrati, e tuttavia non ha tradito le sue convinzioni e il suo popolo.
Possiamo sperare che un giorno un terzo del quarto del coraggio, dell’umiltà e della sincerità di Gheddafi, sia nei nostri compagni della sinistra europea, nella loro lotta contro il comune nemico del genere umano?"

Io non sono una giornalista, mi piace solo documentarmi prima di prendere posizione, dato che non ho nessuno da "sponsorizzare", con Internet, fortunatamente, grazie al lavoro di molti giornalisti e attivisti anti sistema è possibile "carpire" cosa vuole l'Impero Totalitario della Finanza e dove vuole andare a parare.
Possibile che la sinistra prenda inconsapevolmente queste "cantonate"?
Purtroppo, come dimostra anche questo articolo su Orban dal Manifesto, ancora una volta  supporta un attacco ingiustificato, razzista e intollerante contro una nazione che ha diritto alla propria autodeterminazione (ma una volta a sinistra questo termine piaceva....forse c'erano dei "paletti" che non hanno resi noti), con la solita tecnica di vestirsi da "umanitari" e "attivisti per la democrazia" alterando e sminuendo doverosamente gli sgarri che Orban ha fatto a Bankenstein, davvero difficile pensare si tratti di "svista", propendo per una propaganda vestita di buonismo atta a "condannare" Orban per non essere "europeista", caratteristica a quanto pare di obbligo per cotanti "democratici". 
 Dall'articolo in questione:

"E le tasse su banche, compagnie elettriche e telecomunicazioni, la nazionalizzazione dei fondi pensione privati, la decisione di aumentare l'Iva al 27% (la più alta nell'Ue)"

Può darsi, ma diamo un'occhiata anche alle altre tasse eventualmente? Anzi meglio ancora, prendere la pressione fiscale che in Italia è tra le più alte se non la più alta grazie al governo Bankenstein-Monti? 

Non esita oltretutto il Manifesto, sempre dallo stesso articolo di cui sopra a "fare proprie" le parole di un "liberal belga" (ma il Manifesto non è antisistema?!?!):
"Anche per Guy Verhofstadt, ex premier belga e presidente dei Liberali al parlamento europeo, la nuova Costituzione ungherese è il «cavallo di Troia di un sistema politico più autoritario basato sulla perpetuazione del potere di un solo partito».

Non sò se qualcuno non li ha avvisati, ma nel maggioritario funziona così, il partito che ha più voti vince.Se un testo viene votato sarà approvato o respinto a seconda dei voti.
Cosa ci sia di anomalo non s'è capito.

E' stata introdotta un'aliquota unica al 16%, sono facilmente immaginabili le ire di Bankenstein che vuole il potere assoluto di succhiare via la vita tramite le tasse come stanno facendo con la Grecia e l'Italia (In Grecia bambini svengono per la fame, neonati denutriti per i quali nessuno è preoccupato, i bimbi siriani nel mirino di Assad secondo la propaganda occidentale nonché quelli kuwaitiani uccisi dalle milizie di Saddam come bimbi dovevano "valere di più").
Inoltre, dall'articolo de L'Inkiesta si parla di  "maxitasse imposte ai grandi gruppi stranieri attivi in settori chiave quali distribuzione alimentare, telecomunicazioni e credito".
Ma come, la sinistra non era tanto fan della tassazione per i ricchi? Come mai è tanto arrabbiata quasi come fossero stati colpiti "i loro protetti", mentre invece per la manovra Monti che colpisce pesantemente i più disagiati non si legge tanta acredine?

Dall'articolo delirante del Manifesto si legge:
"La nuova Carta inoltre rende retroattivamente «responsabili dei crimini comunisti»".
Non ho ben capito, quindi infastidisce che si perseguino i criminali del passato in quanto comunisti mentre non si usa la stessa tolleranza verso novantenni come Priebke chiamati a processo? Brutta malattia quella dei due pesi e due misure.
Ora veniamo all'Italia ed alla Grecia, dove i suicidi sono aumetati in modo esponenziale (ma Barroso e la Clinton, di conseguenza tutti gli scribacchini devoti allo status quo non sembrano "affranti").

Non mi spiego come a volte i media siano tanto "preoccupati" per alcuni popoli, che casualmente "abbisognato" di un aiutino straniero, ma ignorano completamente gli stenti e le immani vessazioni di altri, forse perché la "priorità" è  "il salvataggio dell'euro" e perciò la sinistra non ritiene giusto "stracciarsi le vesti" per loro, in fondo, "sono vissuti sopra le loro possibilità" ed è giusto che "crepino", certo, qualche parola di sdegno e indignazione la sprecano, ovviamente non si può essere troppo sfacciati nel sostegno a Bankenstein.

Così come per gli italiani, da quando ho memoria non è passato autunno senza che le piazze fossero gremite contro la manovra finanziaria, almeno negli ultimi venti anni all'insegna delle "lacrime e sangue", mentre per la manovra Monti CHE HA CANCELLATO LE PENSIONI, HA AUMENTANTO TASSE DEI POVERI E DEBOLI e altre porcate, non ha suscitato che qualche ribrotto e un paio di ore di sciopericchi della triplice.

Che dire, se non è complicità non sò come definirla, mai visto tanto silenzio, abbiamo un governo auto-impostosi per volontà un sol uomo che per la sinistra è una divinità perciò certo non può sbagliare (è l'uomo che Kissinger definisce "il mio comunista preferito") che agisce in nome e per conto dei "Mercati",  ha instaurato un governo di banchieri  e uomini della finanza (incarichi che mantengono) affiliati ad ogni sorta di club esclusivo (come il Bilderberg, Aspen, Bruegel etc dove certo non ci si occupa di servire alla mensa dei poveri), ma qui il problema del confitto di interessi non lo vedono perciò non possono  sollevarlo.

Nella costituzione viene introdotto forzatamente il pareggio di bilancio, significa che fino a che non saranno saldati quei 1.900 MILIARDI non si può far altro che PAGARE LA DITTATURA FINANZIARIA BANCARIA, ed il popolo viola, le agende rosse e tutta la "società civile" che ad ogni pié sospinto del SIlvio scendeva in piazza tanto tanto indignata, come mai è MUTA???? Ha deciso di baciare il rospo Monti come indicato da Revelli, che visto il mutismo e l'inanità cos'è un "ordine compagni"?


Che questo "aggregato" detto sinistra abbia i suoi obiettivi ed idee è comprensibile, quello che trovo vigliacco, fastidioso, viscido è che costoro si sono autolegittimati a rappresentare "la piazza", il dissenso, chiunque altro che sia "dissidente" ma non gradisca sottostare alla loro bandiera (o meglio bandiere) è un "fascista" contro il quale si debba ricorrere ad ogni mezzo per tacitarlo, come le accuse infamanti fatte in occasione del presidio pro Assad a Bologna.
Ad esempio la corrente "Noi il debito non lo paghiamo" capitanata dalla Fiom tra i capisaldi della "protesta" non manca di elencare che tale istanza debba essere perentoriamente di sinistra, onde evitare derive nazionaliste e bla bla bla.

Così, diventa molto facile "monopolizzare" il dissenso, soffocare qualsiasi altra iniziativa che non parta da loro, ma da loro è difficile che possa partire qualcosa di sano e pulito se "baciano" i banchieri ed il potere finanziario globale.
Non sono per niente credibili se intendono appoggiare la global élite e al contempo "tollerare" una "costola" che ne contempli una critica, assomiglia molto al gioco dei gatekeepers, perché non è possibile essere trasversali per opporsi alla grande finanza assassina e genocida?
Cosa temono coloro che intimano che "la contestazione" debba essere di sinistra, di perdere la libertà di manovrare e controllare a proprio piacimento la protesta, di non assolvere alla loro funzione del divide et impera?

La deriva autoriataria si ha quando si autorizza Equitalia a vendere la propria casa per debiti da riscuotere che spingono famiglie in mezzo ad una strada quando non al suicidio.

Deriva autoritaria si ha quando ad un pensionato si intima di restituire 5 mila euri.

Deriva autoritaria si ha quando si estorce il 40% del potere di acquisto del proprio salario per devolverlo ai signori dell'Euro.


Ed a riguardo Ungheria, un pò di lucidità dai bravi Mutti e Freda:

3 commenti:

  1. Casi come quello ungherese, con la maxi disinformazione messa in campo e gestite dalle solite agenzie, dovrebbe ormai non sorprendermi più...E invece mi fanno incazzare di brutto!

    Ottimo pezzo Barbara, bel lavoro.

    Saluti,
    Peppe

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  2. heya Peppe!

    oltretutto il discolo Orban si è permesso di mandare in fumo i profitti della multinazionale Monsanto...
    mamma che cattivo...

    Nonostante non ci sia verso di reagire, almeno una sana inkazzatura dimostra che il cervello funziona al di la della propaganda, fino a che non ci metteranno un chip...
    Ciau"
    ps sempre troppo gentile, Grazie mille! :-))

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  3. Cara Barbara.
    Considero lo studio e la composizione di questo articolo come una sorta di test del tuo QI.
    Inutile dire che è come se avessi acceso una nuova a focosa stella nel firmamento dell'Intelletto umano!

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