mercoledì 5 ottobre 2011

Raramente mi capita di vedere la Tv, stasera (ed è già on line cliccare qui) le iene fanno un servizio sul processo di sabbiatura dei jeans, procedimento che molte case di moda fanno effettuare in Turchia ed altrove.

Il servizio è stato realizzato in Turchia, dove tale lavorazione costa la vita agli operai, su 10 mila lavoratori (10 MILA PERSONE) IL 70% si è ammalato di silicosi, malattia per la quale NON ESISTE CURA e pochi mesi di lavoro sono sufficenti per ammalarsi. Per 240 euro al mese.Per dei jeans alla moda.
Fortunatamente in Turchia la sabbiatura è stata abolita nel 2009.Non è così per altre nazioni, e l'Italia, purtroppo indirettamente è complice di questi omicidi consentendo l'importazione di capi così trattati.

Ho trovato sconcertante, crudele, vigliacca ed orribilmente sprezzante la reazione dei Sig.ri Dolce, Gabbana e del Sig. Cavalli che non solo non hanno risposto alla Campagna contro la sabbiatura ma prendono molto a malo modo il cronista delle Iene.

Si dice che i gay siano più sensibili dell'uomo "normale", beh, in questo caso, visto il rispetto di questi signori per i lavoratori morti si può parlare di "omofobia"? 
Chissà se i "consumatori" di questi marchi siano così "toccati" dai risvolti sociali ed ambientali della loro amata moda.Non penso, visto come si comportano le "icone" di riferimento, sarà utile e si indigneranno i consumatori per questo comportamento? Delle vite umane per dei jeans.Non ho parole.


Dedico il video anche ai "benpensanti" convinti tutt'oggi che la globalizzazione esporti i diritti.Una testimonianza tratta da Il Sussidiario per averne un'idea:


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Tra le testimonianze raccolte dalla BBC nel corso della campagna sulle conseguenze del sandblasting per i lavoratori, quella di un 18enne che lavora in una fabbrica del Bangladesh, e che dichiara: “Ho difficoltà a respirare … Quando ritorno dal lavoro mi sento esausto. Gli occhi mi fanno male per tutta quella polvere”.

3 commenti:

  1. Non la sapevo. Posso onorarmi di non aver mai acquistato prodotti di marca e di anzi aver tuonato nel mio piccolo contro queste esternazioni tipicamente capitaliste, occidentali e nullificanti.

    I consumatori di questi marchi non saranno toccati dalla storia che racconti, Barbara: sono già stati toccati a monte, fin dalla tenera età, altrimenti non avrebbero mai vestito firmato.

    Vieni a vedere il mio ultimo video. A presto!

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  2. Per antipatia verso i dettami dell'alta moda ho abolito da sempre cose griffate e controllo con accuratezza dove questi prodotti provengono.
    Questi sono crimini contro l'umanità e la pena dovrebbe essere l'ergastolo.

    Ciao Barbara

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  3. Ciao Simone,

    vuoi che l'uomo non sappia sempre "dare il meglio di sé" in ogni occasione?
    Eh hai ragione, il lavaggio del cervello della moda è deleterio, è capace di cancellare ogni senso critico (al di là del colore o del taglio del capo)

    Visto il tuo video....ottimo e decisamente condivisibile!

    Ciao I am,
    pure io solo decisamente allergica ai dettami in generale...pensa quelli della moda!
    Mi si attiva il bastian contrario e faccio l'esatto opposto ! eh eh
    Già, ma come si fà ad avere così poco rispetto della vita?Avessimo dei governati seri impedirebbero che queste merci fossero importate, meglio se non si tratta di beni essenziali non si dovrebbe importare nulla e ciò che si produce in casa deve essere tassativamente ecologico e biologico e prodotto in quantità secondo necessità non secondo i volumi che le aziende devono fatturare...
    Anzi, prima ancora, venendo al tema toccato da Simone nel suo video, prendere tutti gli scarti e gli invenduti ed usare quelliprima di procedere alla produzione di qualsiasi indumento, fino a che non sono consunti quelli già prodotti.

    Un abbraccio a tutti e due
    Barbara

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