venerdì 29 luglio 2011

Ieri notte, ci informa Repubblica (dopo aver letto le veline della Questura) che a Chiomonte i "bruti" notav si sono scontrati con le forze dell'ordine, ci fornisce un video a supporto della velina stessa, video che avrebbe avuto bisogno di un buon montatore per mostrare ciò che non è avvenuto.
In ogni caso, tale notizia ben argomentanta qui, ha l'effetto di un assist per scoraggiare la partecipazione alla manifestazione di domani sabato 30 Giaglione-Chiomonte che a quanto pare in democrazia infastidice molti, i sindaci purtroppo sono stati i primi a "lasciarsi condizionare" e  loro malgrado a suffragare l'idea che i cittadini della Val Susa siano diventati improvvisamente tutti Blec Bloc.
Mi auguro che i sindaci non abbiano sentito più forte il richiamo del partito (PD) piuttosto che quello della gente,  fortunatamente ci saranno tanti amministratori delle Liste Civiche Notav.

Gli scontri probabilmente inesistenti hanno anche dato pretesto per le ennesime perquisizioni, basta infatti avere un adesivo notav sulla macchina per essere considerato un fuorilegge, se vengono ritrovate maschere anti gas queste vengono prontamente sequestrate come fossero armi, si è tenuti a dare spiegazione se si è in possesso di un volantino notav (devono essere dei provvedimenti speciali emessi nel giro di una notte o poco più), dopo  i fogli di Via (moderna messa al bando) ad un attivista,  ecco le testimonianze di alcuni perquisiti:


Renzo, Avigliana (da assemblea permanente):

"Se il buon giorno si vede dal mattino oggi non è una gran giornata!
Ore 10.30 suonano al campanello tre DIGOS e tre omini in divisa.
Con un mandato di perquisizione alla ricerca di armi mi hanno detto di chiamare l'avvocato, ma che non avevano il tempo di aspettarlo.
Mi han chiesto qual'era la mia stanza e hanno dato il giro a tutto.
Dopo la stanza l'auto e poi a tutti i costi volevano vedere il garage che per fortuna non è utilizzato da me ma da mio nonno,
e nonostante i numerosi pericolosissimi attrezzi agricoli non han portato via nulla.
Ore 11.30 se ne vanno rilasciandomi un foglio che la perquisizione ha portato a NULLA.
Mentre parlavano tra di loro mi è parso di capire di non esser stato l'unico fortunato di oggi e che probabilmente
per i prossimi giorni avranno molto lavoro.

Credo che si debba denunciare ancora una volta il clima di repressione che stanno creando.
Non possiamo tollerare terrorismo psicologico di questo tipo.
Stasera al coordinamento credo sarebbe opportuno parlarne e far uscire un comunicato stampa che denunci la cosa. "


Luciano, Chianocco (fonte assemblea permanente):

"Allora se ti può essere di consolazione, siamo in buona compagnia, anche io sono un pericoloso terrorista valsusino, in quanto vero le 06:30 di questa mattina sono arrivati, gentilmente hanno suonato il campanello, ma la non abituale presenza in casa di personaggi in divisa e non, ha spaventato i miei genitori ultra-ottantenni di cui mio padre gravemente ammalato.

Mi hanno sequestrato i tre computer che disponevo, hanno controllato la mia borsa personale, l’autovettura di mio padre e quant’altro, mi hanno chiesto se disponevo di maschere antigas, ho, giustamente, detto di no, ma anche se fosse non mi sembra che sarebbe un reato; ho fatto rilevare che attrezzi agricoli, tra cui motoseghe, tagliaerba ecc. (esclusi trattori) ne disponevo di una certa quantità, ma mi hanno detto che non erano oggetto di reato.

Poi mi hanno accompagnato in Questura per essere interrogato, ovviamente io ho parlato.

Devo dire che in ogni caso si sono comportati abbastanza bene e gentilmente, anche se non capisco l’utilità del sequestro dei computer (tre tra l’altro); se avessi avuto qualcosa da nascondere certamente non lo avrei fatto trovare a casa o nei miei computer.. "

Ascoltate come la "nobile" informazione del Tg3 Regionale riporta i fatti, con un video che non corrisponde alla notte del 28/29 ma risale ad una settimana prima.
Non a caso il bravo Cedolin li chiama Pennivendoli.

0 commenti:

Posta un commento