venerdì 29 aprile 2011

Mustafa Abdul Jalil, presidente del 'consiglio' di Bengasi. Dal 24 aprile, dopo che sono state pubblicate notizie sulla sua morte, non si hanno notizie su di lui, mentre i media non fanno più cenno alla leadership antigheddafi.
Il cosiddetto “Consiglio” dei “ribelli (continuano a cambiarne il nome in quanto non riescono ad accordarsi) ha firmato un contratto segreto con i britannici per pagare 10 milioni di dollari pro-capite per ogni vittima dell’IRA e perché la Libia accetti la responsabilità di Lockerbie. Come se il furto di tutti i soldi all’estero della Libia non fosse abbastanza per i cleptomani dell’Europa, che di fronte al tracollo economico totale si sono ora fissati nel voler saccheggiare le risorse africane, ancora una volta, i britannici hanno costretto i loro “ribelli” di Bengasi a siglare qualsiasi cosa sia necessaria per mettere le mani su una parte di quei soldi, divenendo sempre più i servili fantocci dei loro padroni. L’amministrazione ribelle di Bengasi ha detto che ha firmato delle scuse per “il ruolo del regime di Gheddafi negli attentati dell’IRA e per l’attentato di Lockerbie, sotto la pressione del governo britannico“, e che il documento è il risultato un “malinteso“.
Chiestogli di spiegare come possa essere un “
malinteso” firmare un simile “mostruoso documento“, fonti hanno detto che non era destinato a diventare pubblico, e che i ribelli erano ansiosi di fare tutto quello che gli è stato detto dagli inglesi, al fine di averne il sostegno.
Dopo aver inizialmente negato perfino che il documento esistesse, i ribelli che guidano il “Consiglio rivoluzionario” hanno riconosciuto che il suo presidente, Mustafa Abdul Jalil, aveva infatti firmato delle scuse a nome di tutto il popolo libico (!) Per “la fornitura da Gheddafi del Semtex utilizzato dagli attentati dell’IRA e per l’esplosione del volo Pan Am nel 1988.” Hanno inoltre promesso una compensazione, per una somma di 10 milioni di dollari per ogni vittima dell’IRA. Questa è la stessa somma di denaro pagata nel precedente accordo di Lockerbie, in cambio delle relazioni con gli Stati Uniti,
per ciascuna delle famiglie statunitensi che hanno perso un familiare sul volo Pan Am 103, anche se la compagnia aerea era stato avvertito che una bomba del MOSSAD era presente a bordo, ma scelsero di informare solo i vip, che cambiarono il volo. La maggior parte dei passeggeri, erano studenti poveri statunitensi che stavano tornando a casa per Natale e che erano rimasti in attesa di qualche cancellazione.L’Occidente deve all’Africa già 777.000 miliardi di dollari, non pagati, per le vittime delle schiavitù, richiesta che il leader libico Mu’ammar Gheddafi ha sostenuto. Gli osservatori sottolineano che la Libia e gli altri hanno ora il prezzo da richiedere per ogni testa delle vittime della NATO in tutto il mondo, anche per la Serbia, Iraq, Afghanistan, Costa d’Avorio, Sudan, Somalia, Pakistan e ora la Libia. Nel tentativo di spiegare il documento, dopo che era diventato pubblico, i ribelli libici hanno concordato con i britannici di rivendicare che la sua firma è il risultato di “divisione e confusione sulla dichiarazione“, e persino di dare la colpa a “una traduzione errata“, con i funzionari del Consiglio che aggiungevano che “la questione della responsabilità del governo libico, per gli attentati in Gran Bretagna, si è avuta solo perché è stata imposta all’amministrazione rivoluzionaria dagli inglesi.”
I funzionari Libici del Consiglio ribelle, privatamente hanno detto che il
Foreign Office britannico ha spinto Jalil ad invitare un avvocato inglese, Jason McCue, capo della Libya Victims Initiative, a Bengasi. McCue è arrivato a dire che era alla ricerca di “scuse inequivocabili” a nome del popolo libico e del risarcimento 10 milioni di dollari per ogni morto negli attentati dell’IRA. Tutte le sue richieste sono state accolte da Jalil.Jalil settimane prima aveva da subito indicato ai media europei, nei primi giorni della rivolta, quando si dimise da ministro della Giustizia della Libia, e si unì alla coalizione ribelle, che “sapeva che Gheddafi era responsabile per l’attentato di Lockerbie“, cosa che inizialmente provocò derisione tra gli osservatori del processo Lockerbie, che ne avevano stabilito, al di là di ogni dubbio, l’innocenza della Libia.
Gli inglesi erano sotto forti pressioni per compensare l’errata condanna della Libia per l’attentato, e questo è stato uno dei motivi che li hanno spinto a tentare finalmente di rovesciare la leadership libica, insieme all’assenza dalla banca centrale della Libia, i progetti giganteschi per sviluppare le infrastrutture per la salute, le comunicazioni e gli istituti scolastici, l’acqua e il petrolio dell’Africa.
I “
funzionari” del Consiglio, hanno detto che essi ritenevano che McCue lavorasse con un team di diplomatici inglesi a Bengasi, guidati dall’ambasciatore della Gran Bretagna a Roma, Christopher Prentice. Prentice ha rifiutato di parlare con la stampa. Un “portavoce” del Consiglio, Essam Gheriani, ha detto che Jalil ha avuto “poca scelta se non firmarlo per conto  dei tentativi dell’amministrazione ribelle di avere il riconoscimento diplomatico e ottenere l’accesso ai fondi congelati d’oltremare, di cui hanno un disperato bisogno“.
La Gran Bretagna trattiene, inoltre, circa £ 100.000.000 in moneta libica, sequestrati da una nave, utilizzata come zuccherino da consegnare all’amministrazione dei ribelli, che è alla disperata ricerca di fondi per pagare le attività gli stipendi, nonché per le importazioni di cibo, del prossimo mese.
Quattro paesi – Francia, Italia, Qatar e una società petrolifera di una provincia irachena, denominata “
Kuwait“, – hanno riconosciuto il Consiglio di transizione terrorista “ribelle“, come il governo de facto della Libia. Oltre l’inviato britannico, vi sono le missioni diplomatiche di diversi altri paesi, compresa la Turchia, così come una delegazione dell’UE in visita Bengasi.
Il consiglio conduce il gioco dello scaricabarile, e i criminali rilasciati dalle prigioni di Bengasi, nella confusione e nella rabbia causate da cecchini con passaporto francese posizionati negli edifici, che hanno sparato a manifestanti pacifici mentre stavano marciando a sostegno delle insurrezioni tunisina e egiziana.
Questo insieme di voci, che si sono diffuse rapidamente, si sono trasformate nel caos che è stato usato per liberare i prigionieri, a condizione che si unissero alla ribellione. I criminali rilasciati comprendono un gran numero di tossicodipendenti, il Gruppo combattente islamico libico e di altri da “al-Qaida” di Tunisia, Algeria ed Egitto, come pure i trafficanti di esseri umani, i criminali sessuali, psicopatici e criminali comuni.Gheriani ha riconosciuto che la pressione era dovuta dalla disperata ricerca di un riconoscimento, non da Allah, come i ribelli che sostengono di combattere per l’Islam, ma per essere in grado di ricevere denaro, che dopo tutto era loro anche prima di cominciare. La posizione pietosa dei ribelli, come schiavi dei loro padroni della NATO, e la loro disponibilità a firmare qualsiasi cosa in nome di tutto il popolo libico, ha creato ulteriori derisioni.
Ieri, manifestazioni di cittadini arrabbiati, ha avuto luogo a Bengasi, dove oltre 7.000 cittadini sono stati già sequestrati dalle bande ribelli, molti dei quali uccisi o scomparsi, tra cui Omar Sodani, un medico nero libico dell’ospedale di Bengasi.
La scena internazionale è la più importante per il momento, più importante del fronte militare“, ha detto Gheriani. “Abbiamo bisogno di quei beni congelati. Essi saranno congelati fino a quando non avranno un corpo legittimo cui possono essere consegnati, quindi abbiamo bisogno di un riconoscimento. Ciò è essenziale per noi“.
I ribelli stanno negoziando anche con con un inviato statunitense a Bengasi, Chris Stevens, che ha prestato servizio presso l’ambasciata statunitense a Tripoli, finché non fu arrestato. Gli Stati Uniti possiedono “
circa 30.000.000.000” di dollari di attività libiche congelate, molte delle quali sono state stanziato per progetti di sviluppo in Africa.Gli Stati Uniti difficilmente daranno il pieno riconoscimento diplomatico all’amministrazione ribelle, nel breve termine, a causa dell’imbarazzo delle rivelazioni sul coinvolgimento della CIA, ancora una volta dalla parte degli  idioti islamisti che ritengono che il piccolo Libro Verde Gheddafi un tentativo di ri-scrivere il Santo Corano (!), ma un portavoce del Dipartimento di Stato, Mark Toner, ha detto che Washington era alla ricerca di modi per dare parte di quel denaro a favore il Consiglio rivoluzionario. Vedremo alcuni modi per permettergli di adempiere ad alcune delle loro esigenze finanziarie, e come poterli aiutare a farlo attraverso la comunità internazionale, vista la sfida delle sanzioni“, ha detto.
Chiaramente per “soddisfacimento dei bisogni finanziari” si intende la creazione di una banca centrale privata, qualcosa che i ribelli hanno già fatto, così come la richiesta per un prestito di 2 miliardi dollari. La storia viene fatta per davvero in Libia, in una proporzione d’incredibile idiozia anarchica, con una certa disposizione a vendere la propria nazione ai paesi in bancarotta dell’alleanza del Nord Atlantico.
Stevens  cerca impegni specifici per futuri sistema democratico, rispetto dei diritti umani e impegno nella lotta contro
al-Qaida. Tuttavia, la forma più avanzata di democrazia nel mondo di oggi, quella del sistema congressuale a-partito partecipativo diretto, come spiegato nel Libro Verde, che era attuato in Libia, non è all’ordine del giorno. La forma occidentale della democrazia “rappresentativa” multipartitica, che consente agli interessi esterni di sostenere una fazione contro l’altra, è l’unica sul tavolo.
Traduzione di Alessandro Lattanzio

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