venerdì 17 settembre 2010

COMUNICATO EQUIVITA 03/09/10 (preapprovazione)
REVISIONE della direttiva 86/609, “Per la protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici”
ULTIMA OCCASIONE PER CONGEDARCI dalla “CATTIVA SCIENZA”

Nel momento
storico in cui in molte parti del mondo viene avviato il “cambiamento epocale”  annunciato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche USA (NRC) sui metodi di sperimentazione biomedica in tossicologia (“la tossicologia si sta avvicinando ad un evento epocale, di quelli che hanno dato un nuovo corso alla storia della scienza, come la scoperta della penicillina, quella del DNA, la nascita del primo computer. Essa è in procinto di avvalersi delle rivoluzioni avvenute nella biologia e nella genetica […] le prove di tossicologia saranno trasferite da un sistema basato sullo studio dell’animale intero ad un sistema basato principalmente sui metodi in vitro, questi ultimi essendo in grado di valutare i cambiamenti nei processi biologici con l’osservazione di cellule, preferibilmente di origine umana” dal Rapporto NRC “Tossicologia del XXI secolo: una visione e una strategia”, 2009);
nel momento
in cui le maggiori agenzie di controllo Usa lanciano un progetto quinquennale di tossicologia molecolare, applicando le indicazioni del NRC (protocollo d’intesa firmato al congresso annuale dell’Associazione Americana per l’Avanzamento delle Scienze);
nel momento
in cui le maggiori riviste scientifiche (in particolare “Nature”) pubblicano articoli che contestano la sperimentazione animale quale metodo scientifico, definendola “cattiva scienza” (Nature, 10/11/2005);  
nel momento in cui il documento conclusivo del “VII Congresso mondiale sui metodi alternativi e l’uso degli animali nelle scienze biomediche” (Roma, agosto-settembre 2009) scrive: “Le nuove importanti innovazioni in materia di valutazioni di rischio si valgono, per verificare la sicurezza delle sostanze chimiche (inclusi farmaci, vaccini, additivi alimentari, pesticidi, cosmetici), dei nuovi strumenti forniti dalla genomica, dalle tecnologie informatiche e dai sistemi di sperimentazione ad alta prestazione […] Questo nuovo approccio, considerato l’avvio di un cambiamento di portata globale nella valutazione di rischio, determinerà una riduzione senza precedenti nell’uso degli animali da laboratorio nei prossimi dieci anni. Ma il cambiamento sarà tale da rendere, con ogni probabilità, il ricorso agli animali da laboratorio  del tutto superfluo nel giro dei prossimi 20 anni.[…]. I partecipanti concordano nel ritenere che sia possibile valutare i rischi e danni provocati dalle sostanze chimiche con i nuovi strumenti che ci offre la conoscenza del genoma, affiancati alle tecnologie informatiche ed ai sistemi di sperimentazione in vitro di seconda generazione. Il tutto senza fare ricorso agli animali da laboratorio. Herman Koeter, copresidente del Congresso, già direttore dell’EFSA, ha dichiarato: “Queste tecnologie sono capaci di raccogliere una quantità mai raggiunta prima d’informazioni sui possibili effetti avversi recati da una sostanza ai sistemi biologici. Sono anche in grado di generare una quantità di conoscenza di gran lunga maggiore di quella che fino ad oggi abbiamo saputo individuare e capire. Esse ci faranno considerare, in un futuro assai vicino, l’uso degli animali a fini sperimentali estremamente obsoleto”;
nel momento in cui vi è la necessità e l’urgenza di testare 30.000 sostanze chimiche già immesse nell’ambiente per regolamentare il loro impiego (Regolamento REACH della UE);
nel momento in cui il progresso delle conoscenze scientifiche nel campo della genetica, della biologia, dell’informatica e in altre nuovissime branche della scienza ci consentono di tutelare l’ambiente e la nostra salute effettuando test:
                  a) molto più affidabili
                  b) di gran lunga più rapidi
                  c) enormemente più economici
                  d) capaci di raccogliere una quantità enorme di informazioni aggiuntive.

Il Parlamento Europeo, malgrado le nostre informazioni e le nostre ripetute istanze, ha scelto di adottare in prima lettura  (il 5.5.09) un “testo di compromesso” che, al fine dichiarato di “snellire la burocrazia”, trascura ogni considerazione di logica, di etica, di rispetto del mandato ricevuto dai cittadini europei ad agire per il bene della comunità.
Esso non solo ha rilanciato il principio di base - ormai del tutto decaduto - della validità scientifica della sperimentazione animale, ma ha persino fatto in modo che l’Europa chiuda le porte ad ogni progresso scientifico altrove adottato, ad ogni revisione … ovvero, in questo caso, ad ogni effettiva tutela della salute umana e dell’ambiente. Esso infatti, a differenza del Regolamento REACH,  non obbliga ad utilizzare i test sostitutivi, neppure laddove esistono, e non fa nulla per facilitare l’approvazione di quelli nuovi. Ciò nonostante il Parlamento con la risoluzione del 22 maggio 2008 si fosse impegnato in senso esattamente opposto.
 
A questo va aggiunta un’ulteriore rilevante considerazione: l’attuale testo per la Revisione della 86/609 ribalta le promesse iniziali di riduzione della sofferenza negli animali. Ecco solo alcuni dei peggioramenti proposti: possibilità di sperimentare più volte sullo stesso animale; maggiore permissività nello sperimentare senza anestesia e/o antidolorifici; nello sperimentare su primati (anche senza gravi motivazioni); e su cani e gatti randagi; libertà nella creazione di animali transgenici, ecc …
 
Noi tutti del movimento scientifico antivivisezionista e noi tutti cittadini europei che riteniamo nostro dovere agire per il bene collettivo, rifiutiamo di credere che l’Europa possa perdere questa preziosa occasione per fare un passo avanti nel campo della ricerca biomedica, nella quale è molto grande il ritardo accumulato

E’ necessario che i nostri rappresentanti comprendano che i difensori della scienza e quelli dei diritti degli animali possano essere soddisfatti entrambi, ma soltanto respingendo la Proposta di Revisione e poi riprendendo il dibattito con le premesse che qui abbiamo fatto.

La decisione opposta comporterebbe:
.     immenso sperpero di denaro,
·      rischio per l’ambiente e per la salute di tutti i viventi e in particolare umana (malattie neurodegenerative, tumori, disfunzioni endocrine, sterilità, ecc. tutte patologie in spaventoso aumento per causa dell’inquinamento chimico)
·      ritardo irrecuperabile ed un impedimento insormontabile nell’attuazione di REACH,
·      scontento nella cittadinanza,
sia tra coloro che rifiutano comunque la sperimentazione animale, sia tra tutti gli altri, che l’accettano a condizione che produca risultati affidabili,·      problemi di ordine giuridico, dovuti anche al fatto che la sperimentazione animale non ha mai subito l’obbligatorio processo di “validazione” richiesto per ogni nuovo metodo d’indagine moderno.
CHIEDIAMO dunque AI DEPUTATI EUROPEI DI RIGETTARE IN SECONDA LETTURA, IL PROSSIMO 8 SETTEMBRE, IL TESTO PER LA REVISIONE DELLA 86/609 APPROVATO IN PRIMA LETTURA, e di tradurre al più presto in nuova legge i principi qui sopra esposti.

UNA NOSTRA LETTERA AD ESSI E’ GIA’ PARTITA.

 
Firmato:    COMITATO SCIENTIFICO EQUIVITA (Italia)                                                                                                           
               ANTIDOTE EUROPE (Francia)
 Equivita

COMUNICATO EQUIVITA 10/09/10 (dopo l'approvazione)
UE: UN BALZO ALL’INDIETRO

PERSA L’ULTIMA OCCASIONE DI TUTELARE LA NOSTRA SALUTE E L’AMBIENTE
 AGGIORNANDO LA RICERCA BIOMEDICA ALL’ATTUALE PROGRESSO SCIENTIFO E AGLI STANDARD DEGLI STATI UNITI

Il voto sulla revisione della Direttiva 86/609 sulla sperimentazione animale avvenuto ieri a Strasburgo ha confermato il testo approvato in prima lettura, dimostrando che il Parlamento europeo (con l’eccezione lodevole di alcuni deputati, la cui strenua opposizione non ha potuto incidere sulla maggioranza):

1.    
 è incapace di liberarsi dal condizionamento dell’industria chimico-farmaceutica
2.     è incapace di interpretare il volere dei cittadini europei
3.     è incapace di approfondire gli argomenti sui quali esprime il voto


Quella che dovrebbe essere la nuova legge sulla sperimentazione animale:

·      Non tiene conto del “cambiamento epocale” nella tossicologia annunciato dal NRC (Consiglio Nazionale delle Ricerche USA), paragonato a quello della scoperta della penicillina, della doppia elica del DNA, o alla nascita del primo computer: “
E’ necessario un radicale cambiamento di paradigma per garantire lo screening completo delle sostanze chimiche, maggiore scientificità nella valutazione dei loro effetti sulla salute e l’ambiente, come pure una riduzione dei tempi e dei costi … le prove di tossicologia saranno trasferite dall’animale ai metodi in vitro, per osservare i processi biologici avvenuti nelle cellule(Rapporto “Toxicity Testing in the XXI Century: a Vision and a Strategy, 2007); né tiene conto del fatto che negli USA il nuovo paradigma è già stato adottato dai maggiori istituti di ricerca (NIEHS, NHGRI, EPA) con un comune progetto di tossicologia cellulare quinquennale ...

·      Non tiene conto delle mille voci che negli ambienti scientifici più qualificati condannano la sperimentazione animale definendola “cattiva scienza”
(“Nature”, 10/11/05) contestandone il valore predittivo.
·      Non tiene conto di quanto scritto nel documento conclusivo del “VII Congresso mondiale sulla sperimentazione animale,” 2009: “Le nuove tecnologie sono capaci di raccogliere una quantità mai raggiunta prima d’informazioni sui possibili effetti avversi recati da una sostanza ai sistemi biologici, ed una conoscenza ben maggiore di quella fino ad oggi individuata e capita. Esse ci faranno considerare, in un futuro assai vicino, l’uso degli animali a fini sperimentali estremamente obsoleto”.
·      Non tiene conto che la decisione presa produrrà un ritardo irrecuperabile nel progresso scientifico e, insieme ad un immenso sperpero di denaro, un impedimento insormontabile nell’attuazione di REACH. Con grave danno per l’ambiente e per la salute di tutti i viventi.

·      Non tiene conto del desiderio di tutela degli animali espresso da una vasta maggioranza dei cittadini.
 
Il Parlamento Europeo avrebbe potuto esaudire le aspettative di chi difende il progresso della ricerca scientifica, come pure di chi tutela i diritti degli animali (le due non essendo i contrasto), consentendo, con una legge innovativa, un graduale ed accorto passaggio ai nuovi metodi di ricerca, accelerandone le procedure di riconoscimento (specie per metodi in uso da lunghi anni come la tossicogenomica). Esso ha al contrario bloccato questo passaggio.Il Comitato Scientifico EQUIVITA, sdegnato dal voto espresso ieri, è determinato a ribaltare quanto approvato dal Parlamento Europeo valendosi dello strumento dell’iniziativa popolare europea (art. 11 del Trattato). La raccolta firme è già iniziata e la legge che ne deriverà cancellerà la vergogna inflittaci in quanto cittadini europei.
 
Equivita
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Chi ha detto sì alla Vivisezione: Diamogli un volto ed un nome

Io non dimenticherò chi ha detto sì alla Vivisezione, e voi?

“Piove Governo ladro”: questo sembra stia succedendo in questi giorni contro il Parlamento Europeo. “Vergogna Europa”, “Che schifo di Parlamento quello Europeo”, e molte altre frasi di questo, e di ben peggior tono si stanno inseguendo nella rete in questo periodo, e questo è ingiusto. Il Parlamento Europeo è un’istituzione vittima anch’essa, nell’immagine, di quei parlamentari che hanno votato si a quello scempio che è la VIVISEZIONE.

Diamo allora un nome ed un cognome a questi “uomini” e “donne” che, forse dimenticando di appartenere anch’essi al regno animale, hanno permesso che, sugli animali si possa fare tranquillamente:

1) “riutilizzare” più volte lo stesso animale anche in procedure che gli causano intenso dolore, sofferenza e angoscia, anche di seguito;
2) sperimentare anche su cani e gatti randagi (occhio agli animali di quartiere, rischiano anche loro essendo, di fatto, “randagi”);
3) eseguire toracotomie, ovvero l’apertura del torace, senza anestesia né analgesici che limitino in alcun modo la sofferenza del malcapitato;
4) costringere animali a isolamento forzato, nuoto forzato o altri esercizi che portano inevitabilmente all’esaurimento, quindi morte.

Complimenti “Signori”, avete sicuramente meritato il nome di “Onorevoli” con il vostro sì. Ed ora meritate che tutti sappiano che è grazie a voi che i nostri amici animali possono essere torturati. Se non vi vergognate di questo provvedimento non vi dispiacerà che pubblichiamo i vostri nomi e cognomi … giusto?
Elenco dei europarlamentari italiani che hanno votato la legge sulla vivisezione:

1 – Gabriele ALBERTINI ( PPE – PdL)

2 – Magdi Cristiano ALLAM ( PPE – Io Amo l’Italia)

3 – Roberta ANGELILLI ( PPE – PdL)

4 – Antonello ANTINORO ( PPE – UDC)

5 – Alfredo ANTONIOZZI ( PPE – PdL)

6 – Pino ARLACCHI ( ALDE/ADLE – IdV)

7 – Raffaele BALDASSARRE ( PPE – PdL)

8 – Paolo BARTOLOZZI ( PPE – PdL)

9 – Sergio BERLATO ( PPE – PdL)

10 – Luigi BERLINGUER ( S&D – PD)

11 – Mara BIZZOTTO ( EFD – Lega Nord)

12 – Vito BONSIGNORE ( PPE – PdL)

13 – Mario BORGHEZIO ( EFD – Lega Nord)

14 – Antonio CANCIAN ( PPE – PdL)

15 – Carlo CASINI ( PPE – UDC)

16 – Sergio Gaetano COFFERATI ( S&D – PD)

17 – Giovanni COLLINO ( PPE – PdL)

18 – Lara COMI ( PPE – PdL)

19 – Paolo DE CASTRO ( S&D – PD)

20 – Luigi Ciriaco DE MITA ( PPE – UDC)

21 – Herbert DORFMANN ( PPE – SVP)

22 – Carlo FIDANZA ( PPE – PdL)

23 – Lorenzo FONTANA ( EFD – Lega Nord)

24 – Elisabetta GARDINI ( PPE – PdL)

25 – Roberto GUALTIERI ( S&D – PD)

26 – Salvatore IACOLINO ( PPE – PdL)

27 – Vincenzo IOVINE ( ALDE/ADLE – IdV)

28 – Giovanni LA VIA ( PPE – PdL)

29 – Clemente MASTELLA ( PPE – UDE)

30 – Barbara MATERA ( PPE – PdL)

31 – Mario MAURO ( PPE – PdL)

32 – Erminia MAZZONI ( PPE – PdL)

33 – Claudio MORGANTI ( EFD – Lega Nord)

34 – Alfredo PALLONE ( PPE – PdL)

35 – Pier Antonio PANZERI ( S&D – PD)

36 – Aldo PATRICIELLO ( PPE – PdL)

37 – Mario PIRILLO ( S&D – PD)

38 – Gianni PITTELLA ( S&D – PD)

39 – Vittorio PRODI ( S&D – PD)

40 – Fiorello PROVERA ( EFD – Lega Nord)

41 – Licia RONZULLI ( PPE – PdL)

42 – Oreste ROSSI ( EFD – Lega Nord)

43 – Potito SALATTO ( PPE – PdL)

44 – Matteo SALVINI ( EFD – Lega Nord)

45 – Amalia SARTORI ( PPE – PdL)

46 – David-Maria SASSOLI ( S&D – PD)

47 – Giancarlo SCOTTÀ ( EFD – Lega Nord)

48 – Marco SCURRIA ( PPE – PdL)

49 – Sergio Paolo Francesco SILVESTRIS ( PPE – PdL)

50 – Francesco Enrico SPERONI ( EFD – Lega Nord)

51 – Salvatore TATARELLA ( PPE – PdL)

52 – Iva ZANICCHI ( PPE – PdL) 
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Bellissima lettera aperta di Alessandra Colla che sottoscrivo in todo:

alle signore

Roberta ANGELILLI (PPE - PdL), Mara BIZZOTTO (EFD - Lega Nord), Lara COMI (PPE - PdL), Elisabetta GARDINI (PPE - PdL), Barbara MATERA (PPE - PdL), Erminia MAZZONI (PPE - PdL), Licia RONZULLI (PPE - PdL), Amalia SARTORI (PPE - PdL), Iva ZANICCHI (PPE - PdL)

e ai signori

Gabriele ALBERTINI (PPE - PdL), Magdi Cristiano ALLAM (PPE - Io Amo l’Italia), Antonello ANTINORO (PPE - UDC), Alfredo ANTONIOZZI (PPE - PdL), Pino ARLACCHI (ALDE/ADLE - IdV), Raffaele BALDASSARRE (PPE - PdL), Sergio BERLATO (PPE - PdL), Luigi BERLINGUER (S&D - PD), Vito BONSIGNORE (PPE - PdL), Mario BORGHEZIO (EFD - Lega Nord), Antonio CANCIAN (PPE - PdL), Carlo CASINI (PPE - UDC), Sergio Gaetano COFFERATI (S&D - PD), Giovanni COLLINO (PPE - PdL), Paolo DE CASTRO (S&D - PD), Luigi Ciriaco DE MITA (PPE - UDC), Herbert DORFMANN (PPE - SVP), Carlo FIDANZA (PPE - PdL), Lorenzo FONTANA (EFD - Lega Nord), Roberto GUALTIERI (S&D - PD), Salvatore IACOLINO (PPE - PdL), Vincenzo IOVINE (ALDE/ADLE - IdV), Giovanni LA VIA (PPE - PdL), Clemente MASTELLA (PPE - UDE), Mario MAURO (PPE - PdL), Claudio MORGANTI (EFD - Lega Nord), Alfredo PALLONE (PPE - PdL), Pier Antonio PANZERI (S&D - PD), Aldo PATRICIELLO (PPE - PdL), Mario PIRILLO (S&D - PD), Gianni PITTELLA (S&D - PD), Vittorio PRODI (S&D - PD), Fiorello PROVERA (EFD - Lega Nord), Oreste ROSSI (EFD - Lega Nord), Potito SALATTO (PPE - PdL), Matteo SALVINI (EFD - Lega Nord), David-Maria SASSOLI (S&D - PD), Giancarlo SCOTTÀ (EFD - Lega Nord), Marco SCURRIA (PPE - PdL), Sergio Paolo Francesco SILVESTRIS (PPE - PdL), Francesco Enrico SPERONI (EFD - Lega Nord), Salvatore TATARELLA (PPE - PdL),

che hanno detto “sì” alla vivisezione in sede di Parlamento europeo.

Onorevoli,
i Vostri nomi compaiono a suggello della normativa europea 86/609 in materia di ricerca ovvero di sperimentazione in vivo ovvero di vivisezione.
È plausibile, avendo Voi votato a favore, che abbiate letto e soprattutto compreso il senso della normativa; è plausibile, cioè, che siate d’accordo • sul fatto che il ricercatore non sia obbligato ad utilizzare i test sostitutivi, neppure laddove esistano;
• sul fatto che la ricerca non faccia nulla per facilitare l’approvazione di tali test;
• sul fatto che si dia il via libera alla creazione di animali transgenici;
• sul fatto che vi sia la possibilità di sperimentare più volte sul medesimo animale;
• sul fatto che vi sia una maggiore permissività nello sperimentare senza l’impiego di anestesia e/o antidolorifici;
• sul fatto che sarà possibile sperimentare su primati (vulgo scimmie, anche senza particolari motivazioni) e su cani e gatti randagi (quest’ultima finezza in Italia è vietata dalla Legge 281/91 sul randagismo);
• sul fatto che si possa sperimentare su animali vivi a scopi didattici…

L’elenco può continuare, ma limitiamoci a questo.

Dunque, se avete votato a favore di tutto questo, si deve concludere che o siete d’accordo consapevolmente con la decisione di infliggere sofferenza e morte ad altri esseri senzienti a fini meramente di lucro e non certo scientifici, com’è ormai ampiamente dimostrato da una vasta letteratura in merito; o siete d’accordo inconsapevolmente, perché la Vostra comprensione della normativa non tiene conto di almeno trent’anni di serrato dibattito pluridisciplinare che ha visto impegnati biologi, giuristi, sociologi, filosofi, medici e ricercatori, uniti dalla comune volontà di consegnare la sperimentazione in vivo ad un passato che non può e non deve più condizionare il nostro modo di vedere — non più di quanto la fisica newtoniana possa e debba condizionare la ricerca scientifica contemporanea, ormai segnata dalle scoperte della fisica quantistica.

Ne deriva che o provate indifferenza per le sofferenze degli altri senzienti, o non conoscete la materia del contendere: senza troppe perifrasi, e un po’ brutalmente, qualcun altro al posto mio vi definirebbe malvagi o ignoranti. In entrambi i casi, nessuno di Voi, signore e signori, fa una bella figura.

Ricordo, a Voi e a tutti coloro che la pensano come Voi, che non c’è alcun bisogno di amare gli animali per rispettarli, e per tutelarli con l’accortezza, la compassione e la giustizia che il nostro status di esseri raziocinanti c’impone. Considerarli alla stregua di oggetti per speculare sul loro dolore e sulla loro morte è ignobile e indegno di una persona umana: so che c’è chi Vi invita a vergognarVi. Non io, perché so pure che per vergognarsi occorre avere una coscienza…

Ma non temiate, Onorevoli, che qualcuno di Voi possa per questo perdere il mio voto: perché io non voto.
Non voto perché non voglio correre il rischio di essere rappresentata ufficialmente da persone incompetenti o superficiali.
Il Vostro pronunciarVi a favore della normativa 86/609 mi conferma nella giustezza della mia scelta: nessuno di Voi, che dimostrate nei fatti di non essere né sensibili né preparati su tematiche di tale rilevanza scientifica, etica e sociale, merita di rappresentarmi.

Con profonda disistima
  Alessandra Colla
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Molto interessante la versione di Iva Zanicchi, fa piacere sapere che paghiamo gente che non sa quello che vota, mi verrebbe da pensare che ci sia qualcuno che detti loro il come...va beh, apprezziamo la sincerità va...
BarbaraNotav

Zanicchi: ho detto sì alla vivisezione perché non sapevo quello che votavo

La parlamentare europea ha votato un provvedimento che non gradisce affatto. “Non posso mica seguire i lavori di tutte le commissioni”, si giustifica. E dà la colpa ai collaboratori.

Animalista convinta ma favorevole alla direttiva UE sulla vivisezione che inserisce anche cani e gatti randagi sugli animali da sottoporre ad esperimenti. Un’intervista di Patrizia Pertuso alla parlamentare Europea Iva Zanicchi per l’edizione romana del quotidiano free-press Metro svela che la cantante non sapeva nemmeno cosa stava votando.

Iva Zanicchi, parlamentare europeo per il Partito Popolare, ha votato a favore della direttiva UE sulla vivisezione.

D: “Ma lei non era un’amante di cani e gatti??”

R: “Assolutamente sì!!”

D: “Però ha votato a favore della direttiva UE sulla vivisezione…”

R: “Era necessario migliorare la legge esistente dell’89″

D: “Inserendo nella lista degli animali da vivisezionare anche cani e gatti randagi?”

R: “No, questo no…”

D: “Questo prevede la legge che ha votato.”

R: “Comunque, adesso passa tutto in mano al Governo…”

D: “un po’ comodo, non le sembra?”

R: “Avrei dovuto essere più forte ed astenermi…. Mi sono fidata dei miei assistenti…. Non posso mica seguire i lavori di tutte le commissioni!”

D: “Mi sta dicendo che non sa cosa ha votato?”

R: “Beh… adesso comunque voglio rimediare: spingerò per sperimentare in vitro, tanto i risultati sono gli stessi….”

Patrizia Pertuso – Metro (quotidiano free-press) edizione romana – 15.09.10

 
Giornalettismo


 

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