venerdì 24 settembre 2010

Solo oggi si viene a sapere che a Terzigno e Chiaiano la situazione sta di nuovo precipitando, o meglio, sta venendo a galla la verità sul presunto Miracolo Monnezza, vedendosi quindi impossibilitati a tacere oltre, i media si sono scatenati in fantasiosi resocondi e accorpamento di episodi, come gli incendi dei mezzi, 46 mezzi all'interno della sede dell'azienda che ha l'appalto per la raccolta della nettezza avvenuto entro la sede dell'azienda, episodio che è stato lasciato velatamente attribuire ai manifestanti che durante il blocco di oggi per lo sversamento nella ex cava avrebbero dato fuoco ad altri mezzi. Inoltre la raccolta non avveniva da giorni a causa di una vertenza..
Insomma i media hanno fatto un pò di confusione...un pò di articoli per capire l'ennesima truffa ai danni dell'ambiente e della gente.
Consiglio di vedere il servizio al link di 9 on line.
Barbara Notav

Terzigno, ancora camion bruciati: continua la lotta contro la seconda discarica
A Boscoreale, alcune persone con il volto coperto da caschi hanno incendiato un autocompattatore

Camion dei rifiuti incendiati e danneggiati, anche la scorsa notte, nel Napoletano. A Boscoreale, alcune persone con il volto coperto da caschi hanno incendiato un autocompattatore e hanno riversato l’immondizia lungo la strada. In via Panoramica, secondo quanto ricostruito dalla polizia, il gruppo si è distaccato dai cittadini del movimento anti discarica di Terzigno e ha distrutto l’autocomopattatore. Forati i pneumatici di altri cinque mezzi: gli autisti sono stati costretti a lasciare i camion e a consegnare le chiavi. Già ieri, contro la decisione di aprire una seconda discarica nel territorio del comune di Terzigno, erano stati bruciati altri camion.
(GUARDA IL SERVIZIO DEL TG9, Ndr9)

«Non posso non condannare nuovamente tali episodi di violenza che, in questo momento, pregiudicano la civile protesta ormai attuata da due giorni da tanti cittadini perbene esasperati dai miasmi emanati dalla discarica ex Sari e ancor più preoccupati dalla paventata apertura della seconda discarica in ex cava Vitiello», dice il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella. Il primo cittadino parla di ennesimi blocchi stradali messi in atto la scorsa notte, «degenerati nell’incendio di un altro autocompattatore bruciato sulla rotonda di via Panoramica in Boscoreale, all’imbocco della strada che conduce alla discarica, insieme ad altri due bruciati nei pressi dell’entrata della discarica. Quanto accaduto è comunque un segnale dell’ esasperazione che la comunità vesuviana sta vivendo – ribadisce – .Se una popolazione di persone perbene arriva a compiere determinati gesti vuol dire che la misura è colma. È un segnale fortissimo che le autorità competenti non possono più ignorare». Oggi, intanto, «si terrà il tavolo politico tra i sindaci dei Comuni vesuviani e i consiglieri regionali e provinciali della zona che, alla luce anche di questi ulteriori episodi, dovranno assumere decisioni in merito all’emergenza che il territorio sta vivendo in questi giorni». (Corriere Del Mezzogiorno)


emergenza rifiuti a napoliENERAMBIENTE
Rifiuti: raid vandalico, distrutti 50 compattatori
La polizia scorterà i mezzi per la raccolta
Un gruppo di una cinquantina di persone ha fatto irruzione nella sede della ditta che raccoglie i rifiuti, in agitazione da giorni per una vertenza interna sul personale. Il questore sulle misure di sicurezza: "Non possiamo rischiare un ulteriore agguato"

Rifiuti: raid vandalico, distrutti 50 compattatori La polizia scorterà i mezzi per la raccolta

Raid vandalico nel pomeriggio nella sede di Enerambiente in via De Roberto, la ditta che raccoglie i rifiuti in città per conto dell'azienda Asìa. A danneggiare gli automezzi della raccolta di spazzatura sarebbe stato un gruppo di circa cinquanta persone. Secondo la polizia, che indaga sul raid, sono stati danneggiati 46 compattatori, fra cui 4 auto e 3 furgoni. La Enerambiente è in agitazione per una vertenza interna legata all'assorbimento del personale. Da giorni cumuli di spazzatura sono tornati nelle strade della città. Un episodio che ha provocato l'immediata reazione del questore: "Scorteremo i mezzi di raccolta", ha detto. "Abbiamo predisposto un piano di vigilanza per la notte - ha spiegato Santi Giuffrè - lungo l'itinerario dei pochi mezzi di Enerambiente rimasti a disposizione per il servizio. I compattatori saranno scortati da forze di polizia perché non possiamo rischiare un ulteriore agguato".

Il sindaco Rosa Russo Iervolino si è rivolta al procuratore della Repubblica Giandomenico Lepore. Un "episodio di gravissima violenza - l'ha definito il primo cittadino - che ha praticamente distrutto gli uffici di Enerambiente e reso inutilizzabili oltre 50 mezzi della stessa società che avrebbero dovuto essere impegnati per raccogliere i rifiuti attualmente depositati nelle strade del centro e del quartiere Vomero. L'amministrazione comunale - ha aggiunto la Iervolino - ha immediatamente reagito non solo prendendo tutte le misure possibili per realizzare una sia pur parziale raccolta su tutto il territorio, ma per proteggere coloro che questa notte effettueranno la raccolta". Il sindaco "si è messo in immediato contatto con il procuratore della Repubblica Lepore chiedendo di esperire immediate indagini al fine di individuare coloro i quali hanno perpetrato il gesto vandalico". Ha preso contatto con le forze dell'ordine ai massimi livelli perché assicurino una forte ed efficace sorveglianza e protezione di tutti gli operatori impegnati e dei luoghi sensibili. Di qui la decisione di for scortare gli uomini e i mezzi che saranno impaegnati nel servizio notturno.

Stamattina Napoli si è svegliata con le scuole assediate dai rifiuti ammassati anche in pieno centro; diversi, la notte scorsa, gli interventi dei vigili del fuoco per l'immondizia data alle fiamme. A Palazzo San Giacomo, si è svolto un vertice con il sindaco, il prefetto di Napoli Andrea De Martino, il generale Mario Morelli, l'assessore all'Igiene Paolo Giacomelli e i rappresentanti dell'Asia per affrontare i disagi nati anche "dall'improvvisa assenza per malattia da parte di un consistente numero di dipendenti" della ditta. Al termine dell'incontro, "la società è stata invitata a fornire spiegazioni e ad attivarsi immediatamente per trovare le soluzioni del caso. Fra le iniziative sollecitate vi è quella dell'immediata segnalazione dei dipendenti assenti agli organi competenti per gli accertamenti del caso".

CUMULI IN PIENO CENTRO TERZIGNO: CAMION INCENDIATI

Il nuovo caos rifiuti imbarazza anche il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso: "A Napoli c'è qualcosa che non mi torna - ha dichiarato in durante un'intervista radiofonica - abbiamo fatto cinque discariche dove c'era spazio per diversi milioni di metri cubi di spazzatura, avviato la raccolta differenziata in modo serio e realistico e aperto l'impianto di Acerra, che a detta di tutti è il migliore che c'è in Italia: non si capisce perché a Napoli oggi ci sia la spazzatura nelle strade. Vedo segnali strani e imbarazzanti''.


(23 settembre 2010)
Repubblica di Napoli
Rifiuti

Napoli, di nuovo emergenza rifiuti. 

E la discarica di Chiaiano è quasi piena

Napoli sta nuovamente precipitando un una palese emergenza rifiuti, anche se l’emergenza, in realtà, non è mai finita. La riprova che il problema dei rifiuti non si risolve con discariche e inceneritori.

L’inceneritore di Acerra è KO. Molte strade sono piene di monnezza. La gente esasperata rovescia i cassonetti e appicca il fuoco: déjà vu.

Ma la novità più preoccupante e di cui meno si parla, la goccia potenzialmente in grado di far stra-traboccare il vaso, è che la discarica di Chiaiano è quasi piena. E mo’ come la mettiamo?

Il problema dei rifiuti si risolve riducendo i rifiuti: non ha senso comprare una fetta di formaggio al supermercato e portarsi a casa anche un vassoietto di plastica che pesa quasi altrettanto.

E’ il punto cruciale ovunque. Lo è a maggior ragione
a Napoli e in Campania, dove da anni e annorum non si sa dove mettere i rifiuti.

L’emergenza è stata affrontata (e a parole trionfalmente risolta) solo con discariche e
inceneritori (Acerra, appunto) il cui funzionamento è redditizio solo grazie ai contributi pubblici – i famigerati Cip6 – per la produzione di energia elettrica dai rifiuti.

Ovvero, paghi un inutile vassoietto insieme al formaggio, poi paghi di nuovo perchè lo portino via, e poi paghi una terza volta perchè qualcuno lo bruci. Inquinando, oltretutto. Un
controsenso totale.

La
raccolta differenziata non è “la” soluzione. Ma potrebbe certo dare una mano. A Napoli è ferma ad un desolante 17%.

Ebbene, in questo quadro si situano ora due nuove (e fosche) pennellate. Primo, l’inceneritore di Acerra tornerà a funzionare a pieno ritmo, pare, forse a marzo. Cioè fra sei mesi.

Secondo, nella discarica di Chiaiano “c’è spazio per un volume di rifiuti molto inferiore alle 300 mila tonnellate”, come ha comunicato il direttore dell’impianto ai comitati civici. E non ci sono nemmeno progetti per ampliare la discarica.

Quotidianamente la discarica di Chiaiano dovrebbe inghiottire 800 tonnellate di rifiuti (in realtà ne arrivano ben di più, dicono i comitati). Questione di mesi e non ci sarà neanche più posto per metterci uno spillo. E poi?

Su Rinascita è di nuovo emergenza rifiuti in Campania

Sul Manifesto l’inceneritore di Acerra tornerà a funzionare a pieno regime forse in marzo

Su Global Project la discarica di Chiaiano è quasi piena (l’informazione è nelle ultimissime righe)
Manifestazione spontanea e blocco dei camion a 
Chiaiano-Marano

Dopo il blocco dei camion avvenuto la scorsa notte alla discarica di Terzigno grazie alla mobilitazione di un migliaio di cittadini in lotta, stamane la Protezione Civile sotto indicazione del generale Morelli, vice di Guido Bertolaso, ha autorizzato un conferimento straordinario di 500 tonnellate presso la discarica di Chiaiano tra le 14 e le 18. Gia’ dalle ore 13 sono cominciate ad apparire colonne di auto compattatori. Da diversi mesi nella discarica di Chiaiano arrivano ben piu’ del 800 tonnellate di rifiuti previsti, scaricare ulteriori 500 tonnellate per giunta in orario diurno significa mettere in ginocchio la vivibilita’ della zona già appestata da miasmi e con una circolazione di traffico intasata tutte le sere. I cittadini si sono riversati in strada rovesciando i cassonetti dei rifiuti e bloccando la colonna di camion verso la discarica intorno alle ore 15.
Ben presto i manifestanti hanno raggiunto il numero di alcune centinaia rafforzando il blocco stradale, provocando in questo modo una colonna lunghissima di camion e auto compattatori.
Il blocco stradale è durato per circa tre ore. Polizia e Carabinieri giunti sul posto si sono limitati ad accertare l’esistenza dell’ordinanza straordinaria valida per il solo giorno di oggi. Il blocco è durato fino alle 18, orario in cui l’ordinanza del generale Morelli terminava la sua durata. A quel punto i manifestanti si sono spostati in corteo verso l’ingresso della discarica. All’ingresso del sito un cordone di poliziotti ha contenuto i manifestanti, che successivamente sono stati ricevuti in delegazione dall’ingegnere Viparelli della Ibi che è il responsabile della discarica di Chiaiano. Durante l’incontro l’ingegnere Viparelli ha escluso altri conferimenti diurni di rifiuti, sostenendo anche ragioni che riguardano lo svolgersi in orari diurni dei lavori di manutenzione della discarica.
Inoltre l’ingegnere Viparelli ha ammesso davanti ai giornalisti presenti che i tempi di saturazione della discarica di Chiaiano sono inferiori a quelli annunciati dal sottosegretario Guido Bertolaso. A Chiaiano c’e’ spazio per un volume di rifiuti molto inferiore alle 300 mila tonnellate ha comunicato Viparelli ai rappresentanti dei comitati civici.
Abbiamo finalmente svelato le bugie di Bertolaso Chiaiano sarà satura tra pochi mesi, per questo pretendiamo dall’assessore regionale Giovanni Romano di conoscere il piano di riqualificazione della zona dopo la chiusura della discarica. Bloccheremo qualsiasi conferimento di rifiuti in orari diurni, non possiamo più sopportare questo strazio per questo pretendiamo un piano di riqualificazione dell’area dopo la chiusura della discarica. Inoltre, l’ingegnere Viparelli ha comunicato che non esiste un piano di ampliamento della discarica di Chiaiano.
I comitati si sono dati appuntamento per venerdi’ alle ore 17:30 presso la metropolitana di Chiaiano, per continuare i meeting point.
I comitati chiedono un incontro immediato con l’assessore regionale Romano sul futuro della zona della discarica di Chiaiano.
Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano

Chiaiano Discarica

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